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“Non ci sono praticamente elementi criminali”. Un autista di bancomat accusato di omicidio colposo per la morte di un turista coreano di 20 anni in piazzale Oberdan la sera del 10 febbraio di tre anni fa è stato integralmente assolto. Investito con la linea tramviaria 9, gestita dalla stessa convenuta.
La giovane “alla cieca” è inciampata nel terreno ed è caduta sui binari. La decisione di assolvere con la formula “perché non vi è elemento penale” è stata data nelle ore precedenti per volontà del tribunale per la seconda fattispecie penale. Il giudice Orsola di Cristofaro ha accolto le tesi dei difensori, gli avvocati Lodovico Mangiarotti e Daniele Cieslaghi, e non ha riconosciuto all’uomo alcuna responsabilità per la tragedia.
Secondo la ricostruzione dell’avvocato, l’autista ha controllato la chiusura della portiera con lo specchietto prima di uscire. In quel momento, la ragazza – Kim Jung Yun, che vive in Inghilterra, ha attraversato le linee, ma prima che l’autista la vedesse, è caduta a terra davanti al tram, la Sirenetta.
Il pm di Milano Ilaria Perinu ha chiesto due volte l’archiviazione del caso. Secondo il legale della famiglia della ragazza, il Gip ha disposto nuove indagini e rinvio a giudizio obbligatorio al posto di Guido Salvini. All’incontro, il pubblico ministero ha nuovamente chiesto l’assoluzione.
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