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Il progetto “Eulim” mira a facilitare e rafforzare l’accesso ai servizi socio-sanitari offerti dalla Regione Firenze per gli oltre 43mila cittadini stranieri presenti in città e a prevenire situazioni di povertà e isolamento. Negli ultimi due anni dell’epidemia, il progetto ha consentito di fornire un’assistenza concreta a oltre 6.000 cittadini e famiglie stranieri, ovvero il 15,1% della popolazione (sopra la media regionale dell’11,5%).

I principali risultati del test futuro delle politiche di integrazione a Firenze saranno discussi in un evento pubblico Oxfam il 6 e 7 ottobre a Limonia di Villa Strozzi (via Pisana, 77) a Firenze. . Tra gli ospiti Sara Funaro e Cosimo Guccione, assessori al welfare e alle politiche giovanili della città di Firenze, Alessandro Bechini, responsabile dei programmi Oxfam in Italia, Annagilda Gigliofiorito e Livia Buscaglioni della Florence Health Society, i sociologi e Adel Zabarbib. Maurizio Ambrosini, Vicesindaco, Maria Assunta Rosa, Paolo Fasano, Assessore alle Politiche Migratorie del Comune di Ravenna.

Oxfam, Asl 10, Société della Salute di Firenze, Cat, Socilab, Nosotras, Coeso, Consorgio Metropoli, Centro Studi Sagara e il Comune di Firenze con Rumi Produzioni sostengono questo progetto – grazie al contributo Asilo, Migrazione e Inclusione. Fondazione, Ministero dell’Interno e Unione Europea.

“Lavorare per l’integrazione degli stranieri nelle nostre città, prevenendo situazioni di emarginazione e isolamento, significa, in primo luogo, rimuovere le barriere linguistiche e culturali che possono causare, ad esempio, una madre che ha difficoltà a contattare i servizi sociali per incomprensione. , in in alcuni casi diffidenza. Non riuscire ad esprimersi, non riuscire a capirsi può essere un muro insormontabile. – spiega Alessandro Bechini, responsabile dei programmi di Oxfam in Italia – ecco perché è importante sviluppare competenze specifiche da parte del pubblico e di terzi. organizzazioni di settore che lavorano con gli stranieri nell’erogazione dei servizi di base.È importante costruire rapporti di fiducia attraverso mediatori culturali che parlino la stessa lingua e conoscano la cultura di provenienza.È il caso di molte ‘periferie’ di Oxfam a Firenze e in Toscana. Parte del lavoro quotidiano è ospitare richiedenti asilo e minori non accompagnati, e oggi il Regno Unito in fuga dalla guerra. Aiutare i rifugiati Rainian. Fin dall’inizio abbiamo creduto in un progetto del genere, che potesse mettere in sinergia fondazioni e associazioni, che si prendesse dei rischi e fornisse un aiuto specifico a chi è ancora a rischio, soprattutto durante la pandemia.

Consiglieri per il Welfare e la Migrazione, Sara Funaro e Cosimo Guccione per le Politiche Giovanili, riteniamo come amministrazione comunale che Yulim sia un progetto importante perché fornisce informazioni, servizi e assistenza specifica ai cittadini stranieri in materia di salute e non. Il loro inserimento nella nostra società a livello sanitario, sociale, scolastico e carcerario, cercando così di combattere e prevenire l’emarginazione e le situazioni difficili.

La risposta di Oxfam all’accoglienza e all’assistenza dei profughi ucraini in Toscana
Per rispondere all’emergenza degli oltre 10.000 profughi ucraini, soprattutto donne e bambini, giunti in Toscana, Oxfam lo scorso aprile a Firenze, Prato, Avviato a Pistoia il progetto “Team Mobili per Rifugiati”. in collaborazione con Co&So Firenze) e ad Arezzo, Livorno e Grosseto. Attraverso il lavoro quotidiano delle unità mobili, il progetto ha già fornito assistenza concreta a circa 210 persone. A questo proposito, ai rifugiati ucraini e di altre nazionalità che vivono in alloggi o strutture private vengono forniti servizi di orientamento e integrazione minimi o rischiano di essere tagliati. Sono esclusi dai servizi sociali locali e dai sistemi di accesso.

Ogni équipe che si muove sul territorio per individuare le situazioni più vulnerabili è in realtà composta da mediatori comunitari, persone che sono in contatto con famiglie di rifugiati già impegnate nella mediazione linguistica e persone che individuano le situazioni più vulnerabili. I servizi sanitari e il supporto psicologico o gli assistenti legali e sociali sono coinvolti nell’inserimento dei bambini a scuola.

Oxfam è già attiva in Toscana, dove si occupa dell’accoglienza e dell’integrazione di oltre 160 richiedenti asilo nei centri SAI che operano direttamente o con associazioni partner a Firenze, Siena, San Cassiano e centri per minori. , Empoli, Castiglione Fibocchi, Bibbiena, Chianti Fiorentino e Valdelsa empolese.

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