Immagine www.vesuviolive.it

Ingegnere ferito A Napoli, parla la sua fidanzata Emilia. “C’erano pezzi di me e del mio cuore sul freddo pavimento – scrive su Facebook – ma non poteva andare così. Mi ha insegnato che l’universo risponde e quello che emetti ti torna indietro. Così io, con grazia , con tutte le cure che ho ricevuto, tutto il lavoro da fare, il lavoro da completare e già dopo aver fatto quanto previsto, ho consumato le cose da fare.

“A chi spetta il merito?” – scrive – per chi è uscito di casa con il fucile carico e ha deciso di prendere senza pietà qualcosa che non gli apparteneva. Sono stati comprati due colpi per il motorino per sfrecciare verso il centro dopo una battaglia durata otto mesi per salvare la vita del padre di Fabio, morto appena due settimane fa dopo una lunga battaglia. Dolore nel dolore. Quindi, distruggono il nostro mondo.

Emilia, un ingegnere ferito a Napoli, parla con il suo amante

La sua ragazza scrive:Ingegnere ferito da arma da fuoco mentre difendeva il suo scooter in via Reggia di Portici, la strada più lunga attraverso il Volta fino al Corso di San Giovanni a Teducio. Fatta mercoledì 29 marzo: “Una foto che chiede se ti ho sentito, sono senza parole e ho gli occhi che bruciano di lacrime. Qualche ora fa, dopo una giornata di lavoro, nel pieno della settimana lavorativa, preparavo la cena, facevamo il nostro lavoro e ci amavamo, come tutte le persone oneste, come tutte le coppie che costruiscono la loro vita passo dopo passo. insieme. Non me ne rendevo conto e all’improvviso tutto il nostro mondo che avevamo costruito fino a quel momento è diventato nero nel nostro colore e nella nostra felicità, nell’amore puro e forte, nei sogni e nel lavoro. Tutto è nero per me. Stavano distruggendo il nostro mondo”, ha scritto Emilia.

“Ma cosa ne sanno? Cosa ne sanno dei sogni e della vita di sacrificio per realizzarli? Cosa ne sanno di tutte le ore fuori dalla sala operatoria a sperare, pregare, disperarsi, implorare che torni da me? Tutto andrà bene perché va bene. Ho ripetuto per ore. . Anche se le mie lacrime scorrono e la mia anima fa male. Sono il guardiano del suo sonno. Aspetto che lei dorma per poterla abbracciare perché prima che dorma decidiamo dove ci incontreremo in sogno. Andiamo a mangiare un gelato, andiamo da qualche parte nel mondo. E in quel momento, quello che doveva essere salvato stava dormendo, invece dovevamo rilassarci a casa per affrontare l’ultima parte della settimana lavorativa, ” Lui continuò.

Ringrazio il dottore

“Tre donne lavorano dalla notte alla mattina. Nonostante la tragedia di quanto accaduto, Kim ha mostrato professionalità e compassione. Le tre donne che hanno tenuto il mio cuore nelle loro mani hanno assicurato al mio dottore… che avrebbero fatto tutto il possibile per salvarlo, ma che probabilmente avrebbe perso una gamba. Ma no, si sbagliava. Nel tempo si è salvato ed è tornato a una vita normale. Oggi Fabio sta bene, grazie a una serie di eventi che uniscono la cura dei suoi tutori, la professionalità dei suoi gestori e, a volte, un senso di fortuna.

“Fabio è un uomo onesto, un uomo buono, l’unico uomo buono e bello al mondo che se lo merita. Mi rattrista pensare che là fuori ci siano brave persone e non siano al sicuro. porta prenderli Non per vendetta, ma la vendetta è malvagia e malvagia come le azioni che compiono. Prendili in modo che nessun altro debba provare questo dolore. Ringrazio il chirurgo Daniela de Lella, i carabinieri, i soccorritori, tutti coloro che hanno contribuito a salvare Fabio. Hanno cercato di distruggere il nostro mondo. Ma hanno fallito. L’amore è sempre più forte dell’odio», ha concluso Emilia.

Visualizza le notizie ufficiali qui