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22.11.2022 – 15.10 – Un’occasione per parlare della storia di Trieste e della sua rinascita, sogni mai raccontati e realizzati, influenze, splendore e decadenza. Presentazione del libro “Nettuno e Mercurio”. Il volto di Trieste nell’Ottocento tra miti e simboli”, un nuovo post di Paolo Possamai, edito da Marsilio Arte. La versione illustrata è stata analizzata da Manuela Schira e Fabrizio Giraldi alla presenza di due classi di giovani studenti dell’Accademia, il direttore Bruno Zvech e l’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rossolen.”Con questo libro – spiega Paolo Possamai – voglio vedere il volto urbano di una città: un volto che corrisponde al lavoro di una città che ha attraversato un secolo di sviluppo. I simboli sono alla base della mia ricerca: leggere aspetti inusuali dell’opera triestina.’

Trieste e i suoi “risvegli”, la città portuale dell’impero austro-ungarico, figlia di una società cosmopolita internazionale dove convivevano tutte le religioni, Trieste vive delle loro ambizioni, sospese dallo spirito liberatorio e nostalgico dell’impero austro-ungarico. 19esimo secolo. La nuova borghesia. “A Trieste – dice l’assessore Rossolen – si è voluto costruire qualcosa di libero, di nuovo e di americano: Maria Teresa d’Austria viene spesso paragonata al sogno americano. E nel libro troverete solo questo: cos’era Trieste nell’Ottocento, cosa è in costruzione e i sogni e le aspettative della città in costruzione.

Il regista Bruno Zvech si è rivolto ai giovani definendoli “eredi di una lunghissima storia, frutto di migrazioni e scambi culturali” e ha conferito loro titoli onorifici. Dai 4.000 abitanti di Trieste all’inizio del 18° secolo ai 36.000 del 1815: un aumento demografico di proporzioni impressionanti”, aggiunge Zwech.
Il libro “Nettuno e Mercurio. Il volto di Trieste nell’Ottocento tra miti e simboli” di Paolo Posamine è disponibile online e in libreria a 28 euro.

BB

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