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Dal giorno del suo trasferimento al Comune di Firenze sono stati spesi 2,5 milioni di euro per ricostruire il Teatro della Pergola con 70 operai. Questo il bilancio degli interventi presentati oggi con la partecipazione di Titta Meucci, consulente dei lavori pubblici nel teatro storico di Firenze, che coprono 10 anni del palcoscenico, del Saloncino “Paolo Poli”, dello scalone monumentale e della facciata della galleria. Bottega d’arte, stanza del pozzo, stanza dei nomi, stanza dei modelli, ex appartamento Spadoni. L’obiettivo è quello di ottenere un adeguamento stabile e antisismico della struttura e un miglioramento funzionale in varie aree del teatro.
“Appena il teatro è stato trasferito dall’ETI al Comune – ha spiegato l’assessore Meucci – abbiamo iniziato a verificare le condizioni statiche e sismiche dell’intero edificio, in modo che le costruzioni necessitassero di interventi di miglioramento. Per questo motivo abbiamo creato un ampio progetto di intervento nelle diverse sale del teatro e oggi possiamo presentare con grande soddisfazione i risultati ottenuti al completamento di questi lavori.Si tratta di un bene artistico di grande pregio e valore storico assoluto, ogni lavoro è svolto con particolare cura per rispettare il valore di teatro, per limitare il più possibile l’invasività degli interventi”.
In particolare, per quanto riguarda la fase, gli interventi strutturali mirano a migliorare le prestazioni complessive della struttura portante che sostiene l’edificio. I lavori eseguiti in sala da Paolo Poli hanno portato al miglioramento sismico e alla correzione acustica con l’aggiunta di 12 catene metalliche, il consolidamento delle strutture portanti del controsoffitto e la posa di uno strato fonoassorbente sopra gli specchi. Gli interventi nel portico hanno riguardato sia uno scalone monumentale che un portale. In particolare, per quanto riguarda le scale, è stata ridisegnata la copertura di collegamento tra la galleria e il bar. I lavori di ristrutturazione per l’atrio della galleria includono la sostituzione delle lastre di mattoni con assi di legno e la parte superiore del tetto creata da pareti di collegamento per migliorare la risposta sismica.
Altri interventi riguardano il laboratorio artistico con progetti di fissaggio e isolamento acustico che danno vita a nuove sartorie teatrali. Sala da ballo n. Sala Pozo con rinforzo solaio di 1, dove è stata realizzata anche una nuova uscita di emergenza. Denominato primo piano soggiorno con finestre principali e ristrutturazione mansarda. La sala modello su Ballo 2 nell’antico quartiere dei teatri è una nuova costruzione mansardata indipendente dall’originale. Funziona con rinforzi posteriori a trave piatta Spadoni con regolazione fissa. Sono state inoltre effettuate migliorie e ridistribuzioni dei locali ad uso sede della Fondazione Teatro della Toscana, sfruttando il cantiere in corso.
“In un giorno così importante per il Teatro della Pergola, un giorno in cui presentiamo nuove e suggestive opere che lo rendono una ‘casa’ ancora più forte e si prendono cura delle esigenze di tutti, desidero ringraziare in modo informale – Marco, Amministratore Delegato di Fondazione Teatro della Toscana Giorgetti – Nardella e Giunta Sindaco, la città teatro negli anni Molto è stato guadagnato e ai dirigenti e ai direttori degli uffici tecnici del Comune di Firenze, in particolare Michele Mazzoni (oggi al servizio della regione di Toscana), Alessandro Dreioni, Giorgio Caselli, Tommaso Muccini, Filippo Cioni, sempre grande abilità e grande entusiasmo nel campo più difficile dell’edilizia prima del 1400 aver mostrato Inclusione e sensibilità’.
“Ringrazio in modo particolare le capacità professionali della nostra Fondazione, Luigi Perla ed Enzo Santagati, che si sono dedicati con grande competenza a seguire i complessi processi lavorativi legati agli interventi e ad orientare al meglio alcune opzioni “teatrali”, – prosegue Giorgetti – considerando tutto ciò. Il teatro non si è fermato un giorno, voglio ricordarvi che ha continuato la sua vita, che ha adattato i suoi programmi alle esigenze del lavoro, questo è uno degli obiettivi principali dei successivi interventi, oggi come possiamo essere nel teatro vitale oggi, posso ricordare solo una persona alla quale siamo tenuti a parlare dei programmi di lavoro: Sandra Logley, questa Iniziatrice ed esempio del processo.Tutti non sono mai stati a Pergola senza il suo appoggio e senza il suo aiuto, senza di lei, base di quanto realizzato negli anni, non si sarebbe potuta realizzare la fase iniziale dei lavori e ieri il futuro del vecchio teatro italiano Wu Lei è decisamente diversa. Sandra ci ha lasciato qualche anno fa, ma non possiamo dimenticarla e oltre a ricordarla e ringraziarla, vogliamo dedicare una serata de La dodicesima notte di Shakespeare alla passione del regista Pier Paolo Pacini per il teatro e per i giovani. L’11 ottobre il rinnovato Saloncino ha fatto la sua prima nazionale al Paolo Poli. Verranno acquistati biglietti a loro nome, dando ad alcuni giovani la possibilità di assistere a uno spettacolo su se stessi e sul proprio tempo, che celebra la fluidità, le personalità aperte, la poesia e l’amore con un finale lieto e spensierato. Questo è ciò che vogliamo che Sandra condivida con noi oggi”.
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