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La sinistra inveisce e delira contro i campioni dell’immigrazione. La stretta, confermata da George Maloney con la sospensione delle tutele speciali, ha fatto discutere: “È più tutele del resto d’Europa”, la lucidità indiscutibile del premier. Ma con il passare delle ore, gli attacchi aumentano. Il prossimo, come spesso accade, è Luca Casarini, responsabile delle operazioni di difesa nel Mediterraneo. La sua accusa è dura: “Il governo ha dato prova di sé con questo mandato: contro i forti contro i deboli, contro i vulnerabili e gli indifesi. La nostra risposta a questo insulto è fare meglio e più di quanto possiamo”. Parole chiare che a quanto pare hanno ispirato Ellie Schlein: “Peccato che vogliano abolire la tutela speciale, hanno già sentenziato e la Corte Costituzionale si è espressa sulle sentenze di Salvini. Ci vogliono riportare lì”, l’intervento del Pd . . Segretario.

Il veleno di Casarini al governo

La pressione contro la protezione speciale ha costretto il governo a introdurre un subemendamento al disegno di legge sull’immigrazione in discussione al Senato. La frase di Casarini è severa: “Chi è felice di portare più prigionia e più sofferenza ad altre persone è la vera emergenza di questo Paese, dell’Europa e del mondo intero”. Non sorpresi dall’unità all’interno dell’esecutivo, i vertici delle Ong del Mediterraneo hanno apertamente respinto i mandati modello di Salvini: “Quando l’incapacità politica e culturale di affrontare le grandi sfide del nostro tempo si mescola all’arroganza e alla necessità di preservarla. Potere, si fanno tali contratti, le cui prime vittime sono solo le persone che vogliono vivere.”

Nel suo intervento all’Adnkronos, Casarini ha evidenziato un possibile cambiamento nell’atteggiamento dell’opinione pubblica nei confronti dell’immigrazione: “Nella società italiana crescono gli antidoti contro questa tragedia: reti di solidarietà, cultura dell’accoglienza contro l’odio”. L’attivista ha ribadito di non aspettarsi molto dalle istituzioni italiane ed europee: “E sono certo che queste risposte rabbiose, disgustate, che violano i diritti umani e provocano dolore senza mai risolvere il problema troveranno nuovi spunti. Resistenza, dal basso, a rispondere. Mentre ci avviciniamo al 25 aprile, potrebbe essere necessario aggiornarlo in tal senso.

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