Immagine www.centropagina.it

Ancona – “Bisogna contribuire a rimuovere le barriere architettoniche per accedere alle spiagge libere e renderle fruibili a persone con bisogni speciali”. L’appello alla Regione e ai Comuni arriva dall’Associazione Marche per la Vita Indipendente con la voce del presidente regionale Angelo LaRocca. Da nord a sud della regione si possono contare sulle dita di una mano le spiagge libere accessibili ai diversamente abili.

La situazione è migliore negli stabilimenti balneari privati, ma va notato che non tutti dispongono di ombrelloni e vialetti da giardino, sedie da lavoro o sedie a rotelle che permettono di nuotare e muoversi comodamente su sabbia e sassi. Anche con mappe in braille dell’Istituto dei Ciechi. E va notato che non tutti possono permettersi di andare in spiagge private.

“La situazione nelle Marche è abbastanza problematica”, – spiega Angelo Larocca – tutte le strutture private sono inaccessibili e sono pochissime le spiagge libere completamente accessibili, ce n’è una a Porto San Giorgio, che abbiamo seguito con l’associazione “Zero Gradini”. All’, e uno a Numana’. Secondo l’associazione, gli esempi virtuosi dovrebbero moltiplicarsi in tutta la regione, perché il mare e le spiagge non dovrebbero essere un’illusione per chi ha difficoltà motorie, ma una questione da discutere. molto

Numana Marsiglia

Romano Montagnoli, presidente regionale dell’Associazione italiana nuoto, intervenendo sul turismo accessibile, ammette che “la situazione è complessa”: “Gli operatori del nuoto stanno ancora cercando di venire incontro alle esigenze dei disabili, c’è molta attenzione. Bagni e spogliatoi sono accessibili e a norma negli edifici, certo, solo alcune aziende sotto ombrelloni e sedie da lavoro hanno piazzole, purtroppo la logistica ci punisce e non siamo in grado di attrezzare l’area ombrelloni con piazzole in uno spazio limitato.. corridoi, ma in strutture , i dipendenti cercheranno di venirti incontro in qualsiasi modo, magari regalandoti un ombrello sul marciapiede.”

E’ impegno dell’Associazione Italiana Nuoto cercare di migliorare l’accesso alle spiagge. “Comprendiamo le esigenze e cerchiamo di dialogare con i club”. A marzo sei comuni hanno ricevuto la Bandiera di Lilla, simbolo del turismo accessibile, assegnata agli enti locali che hanno dimostrato particolare attenzione e sensibilità al tema. Si tratta di Castellone di Susa, Civitanova Marche, Cupra Marittima, Grottammare, Porto San Giorgio e Senigallia. Più di quelli ottenuti da regioni come Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna e Puglia, ma meno di Liguria e Sicilia.

Visualizza le notizie ufficiali qui