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16.06.2021 – 15.45 | I consiglieri regionali Tiziano Sentis e Simona Liguori hanno presentato una mozione “per sollecitare il presidente Federigan a portare il tema della malattia di Lyme alla Conferenza delle regioni che presiede e per chiedere al governo di attuare misure concrete per affrontarlo”.

“Si tratta di una patologia”, spiega Sentis in una nota, “per la quale al momento non esiste un vaccino, una malattia infettiva trasmessa da zecche e altri insetti ematofagi infetti (zanzare, tafani, pulci, ragni, cimici, ecc.), parchi urbani e giardini privati ​​compresi.” Si trova in tutte le aree verdi del mondo. A causa del cambiamento climatico e di altre attività legate al comportamento umano, si sta espandendo ovunque, creando aree che prima non erano autoctone”.

Simona Ligueri aggiunge: “La malattia di Lyme può essere trattata in modo più efficace se diagnosticata e trattata precocemente, ma per il resto è una forma di può crescere
Gli anni, se non adeguatamente trattati, possono portare a gravi effetti fisici a lungo termine con sintomi e conseguenze invalidanti, devastanti per la vita familiare, sociale, professionale ed economica, portando in alcuni casi alla morte.

“In merito a questa materia – notano i due cittadini – il Parlamento europeo ha approvato a Strasburgo il 5 novembre 2018 la risoluzione sulla malattia di Lyme, le cui direttive sono in gran parte inapplicabili. Per questo chiediamo una risoluzione europea, che esprima la necessità di applicare le principali disposizioni che pongono la questione sul tavolo della Conferenza delle Regioni.
In particolare, oltre alla necessità di realizzare campagne di sensibilizzazione ed educazione per informare la popolazione sulla malattia, oltre alla necessità di ampliare l’utilizzo dei test clinici da parte dei medici per diagnosticare la malattia anche quando i test sierologici sono negativi, i pazienti devono affrontare una crisi terapeutica e la necessità di una continua informazione da parte dei medici sulla malattia.

I cittadini chiedono “di creare un’opportunità per identificare la forma cronica della patologia e controllare di conseguenza il paziente e il medico”.
La sua tutela in termini di disabilità, assistenza e cura.
Cittadini CS

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