Immagine abruzzoweb.it

L’AQUILA – Dopo l’intervista a Domenica Inn, Stefania Pezzopan ha ricevuto tanto amore e solidarietà nel Partito Democratico dell’Aquila, perché ha conservato i suoi sentimenti e ha raccontato la sua storia, perché è stata aperta e sincera. Nove anni d’amore con Simone Kokia Kolaiuta e le tante cose brutte che ha passato.

Ma la politica è un’altra cosa, e l’ex deputato 63enne, candidato sindaco nella Capitale la scorsa primavera e ora consigliere comunale, ha ribadito la sua volontà di non mollare, agitando le acque tra i democratici. . L’Aquila vuole andare oltre. C’è infatti chi lo legge da un punto di vista politico, come l’intenzione di candidarsi alle elezioni regionali della prossima primavera. Insomma, conferma e smentisce voci che già circolavano negli ambienti civili.

Per più di un motivo. Le grandi potenzialità e l’esperienza politica di Stefania Pezzopane, figura di spicco del Pd non solo aquilano ma anche italiano, è stata nominata a marzo Direttore Nazionale, con una carriera politica invidiabile, da consulente, non contestata da nessuno. Poi Vicepresidente del Consiglio Regionale, Presidente della Provincia dell’Aquila, Senatore e Deputato.

Il punto è che anche El Aquila sta affrontando un cambio generazionale, e per di più l’aiuola di chi vuole sporcare nell’edificio dell’Emiciclo è già sovraffollata a un anno dal voto.

Ancora scottante per la sconfitta alle comunali di giugno, il centrosinistra guidato da Pezzopane è stato sconfitto al primo turno non solo da Pierluigi Biondi di Fdi, sindaco di centrodestra uscente, ma anche dai cittadini di Americo di Benedetto. Dopo il congresso Pd di settembre, dopo la caduta dei politici e la vincitrice è stata Ellie Schein, Pezzopane ha convinto il candidato segretario Stefano Bonacci a diventare presidente dell’Emilia Romagna sconfitto. l’Aquila Particolarmente grande.

Insomma, crediamo, ma in camera caritatis, all’interno del Pd: tutto questo è che il tempo di Pezzopala è ormai al tramonto e il suo ruolo, semmai, deve essere quello della “madre nobile” del partito e non più. , la punta di una lancia.

Tornando dunque alle nomine regionali, Pierpaolo Pietrusi è stato riconfermato per un terzo mandato in Consiglio regionale, così come altri consiglieri uscenti e il segretario della Provincia, Francesco Piacente. Mentre gli altri stanno entrambi andando avanti perché hanno sostenuto Schlein alla convention, Pitrucci è l’unico consigliere distrettuale dalla parte di Schlein, secondo la posizione del segretario distrettuale e senatore di Stato Michael Fina. Poi Rita Innocenzi, sindacalista della Cgil, è già candidata indipendente per settembre politico nella stessa circoscrizione de L’Aquila.Teramo, Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio dei Fratelli d’Italia, è stata successivamente eletta in Parlamento.

Insomma, è già pieno di divisioni e manca ancora un anno alle elezioni, in lista potrebbero esserci tanti volti nuovi, la dichiarazione degli elettori progressisti in nome del nuovo corso, i giornalisti Nello Avellani e Marco Morante. , Massimo Prosperocco e Alberto Bazzucci, qui inclusi i fautori della cittadinanza politica integrativa. Senza contare che gli attuali assessori sono schierati in Congresso con Schlein, Stefano Albano, Stefano Palumbo ed Eva Fasetti.

Inoltre, è difficile per Stefania Pezopane assumere la carica di presidente della regione, che è certamente una degna sfida alla sua carriera e reputazione, Ma anche il capogruppo regionale del PD, Silvio Paolucci, è un obiettivo per la carica. . Salvo sorprese choc, Marco Marsilio di Fratelli d’Italia è già stato battuto nel 2019 ma, rispettosamente, non c’è uno spettacolare ritorno in campo di Giovanni Legnini, l’ex commissario per l’emergenza del terremoto del 2016. Una coalizione di centrodestra. Solo speculazioni per ora, la sfida per il centrosinistra in realtà è più che trovare un candidato di coalizione che riunisca di tutto, dai centristi ai 5 di centrodestra. – Secondo la legge elettorale il movimento stellare, che passa attraverso varie forze politiche, è un giro secco che non prevede il voto, ma vince chi ottiene più un voto, e morte chi non aderisce. forze. Filippo Tronca

Scarica come PDF ©

    Visualizza le notizie ufficiali qui