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Quattro medici tra cui un chirurgo e un anestesista Policlinico ed è stato assolto in appello dalle accuse contro la Villa Sophia di Palermo Appropriazione. Non ha intascato i soldi che doveva dichiarare e parzialmente pagare agli ospedali dove lavorava. Tre di loro sono già stati assolti in primo grado. La condanna in primo processo dell’anestesista è stata annullata e ora è stato assolto. “Nessun incidenteSecondo il giudice.
chi sono
Conferma dell’assoluzione di Salvatore d’Arpa, Francesco Mazzola e Dario Sazeva, ex policlinico e altri due in servizio a Villa Sofia. A difenderlo gli avvocati Francesco La Loggia, Marco Martorana, Giovanni di Benedetto e Giuseppe Gerbino difesero Francesco Mazzola. Le accuse di appropriazione indebita e falso erano già state respinte in primo grado. In primo grado, invece, difeso dall’avvocato Michele Calantropo, è stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione l’anestesista Daniele Burrascano. Ora è stato assolto come gli altri medici. E’ stato l’Avvocatura Generale ad impugnare la decisione di primo grado per mera ipotesi di negligenza. Ma a quanto pare non si è fermato.
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L’indagine è stata predisposta e conclusa dalla Guardia di Finanza nel 2013 e riguarda il triennio precedente. Con il benestare dell’accusa, le Fiamme Gialle hanno sostenuto che i medici nella maggior parte dei casi eseguono interventi chirurgici in strutture private senza dichiarare gli onorari effettivi. In questo modo possono nascondere parzialmente l’importo che raggiunge gli ospedali di appartenenza. Gli specialisti, infatti, hanno ottenuto dagli ospedali i necessari permessi per effettuare interventi anche in privato. Apparentemente, ciò significava che una parte del ricavato andava direttamente ai loro ospedali. Nel processo in due fasi, gli avvocati hanno dimostrato che non vi è stato alcun attacco a sorpresa. I pazienti chirurgici non vengono indirizzati alle istituzioni private.
Altri medici hanno contrattato
Altri tre medici sono stati inizialmente coinvolti nelle indagini, ma si sono rapidamente allontanati Parlato. Bartolo Corradino, direttore sanitario del policlinico, aveva due anni. Salvatore Fortezza, medico del Civico, aveva un anno e otto mesi. Infine, Saverio Aquilino, medico alle dipendenze dell’Asp di Palermo, ha ricevuto un anno e 7 mesi. Per tutte le pene sospese.
Così:
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