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È arrivato il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte Napoli Ieri passa per i quartieri di San Giovanni a Teducio e Scampia Tour Tutela Reddito di Cittadinanza.

Conte a Napoli per tutelare il reddito di cittadinanza

La città partenopea ha lanciato un’iniziativa a tutela dei redditi di cittadinanza, che mira a cambiare le sorti della legge fiscale presentata dal governo Meloni, che prevede di abolire completamente il sussidio entro il 2024 e privilegia solo l’introduzione. Sostegno a nuove misure. Popolazione vulnerabile.

“Oggi a Scampia e San Giovanni a Teducio ho sentito storie difficili e difficili. Cittadini che hanno perso tutto, compresa la speranza. Attraverso il sostegno sociale e le misure di protezione che abbiamo messo in atto, hanno iniziato a rialzarsi e a credere nella via della salvezza e della dignità”, ha sottolineato Conte.

“Porteremo le loro storie a Roma, in piazza e in Parlamento, dicendo a questo governo di non sottovalutare chi ha problemi. La povertà non è peccato, non tutti possono farlo. Chiudere un occhio su chi già conta non si può la risposta dello stato”, ha detto.

A Tagadà, in diretta su La7, ha detto: “Nel 2018 ci siamo resi conto di non avere un sistema di protezione sociale adeguato rispetto ad altri Paesi occidentali. Inviato in ritardo. Non voglio polemizzare, ma adesso questo governo ha fissato i tempi togliendo le entrate nel 2023.

«Il nostro obiettivo non è tenere la gente a casa, il reddito è un settore emergenziale. Da due anni tutte le tv hanno un servizio dedicato agli imbroglioni del reddito. Ora vogliamo raccontare le storie di chi è in difficoltà. Will questo governo ottiene decenni di deficit in 8 mesi e toglie reddito?Significa meno persone che utilizzano questo settore.E ce ne saranno meno.

“Dobbiamo lavorare perché questa riforma non si faccia in un anno. Ci sono voluti circa dieci anni con notevoli investimenti per creare un efficace sistema di politiche attive in Germania. Non ha mai lavorato in Italia.

“Togliere reddito significa disperazione per le persone che stanno lottando. Dire loro che anche il governo guarda dall’altra parte o pensa: ‘Non preoccuparti troppo, ce la farai e noi ti insegneremo e ti daremo un lavoro nei prossimi mesi è ridicolo… non finire”.

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