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23.11.2022 – 16.00 – Bolletta n. L’educazione musicale è importante.

In primo luogo, il disegno di legge prevede la creazione di un elenco di scuole a determinate condizioni che gli organi di governo possono sottoscrivere per ricevere finanziamenti. Quest’ultima si sviluppa in tre assi di contribuzione, che sviluppano percorsi propedeutici ai corsi accademici di alta formazione artistica e musicale (AFAM), educazione musicale di base attraverso corsi a programma didattico libero (soprattutto con la valutazione delle scuole meno istruite operanti nei Comuni. ) oltre 3.000 abitanti) e lacune dedicate agli studenti svantaggiati -Si realizzano progetti educativi nella rete del governo.

Durante i dibattiti in aula, il capogruppo della Lega del Nord, il presidente di maggioranza Mauro Bordin, ha rilevato il maggior senso di responsabilità dei rappresentanti delle scuole di musica e dei conservatori che possono confrontarsi con la legge partecipando all’iter di redazione. Legge. Ostacoli mettendo gli interessi individuali dietro l’interesse collettivo. È un consigliere “Estremamente soddisfatto del lavoro svolto per creare uno strumento moderno e innovativo che soddisfi le attuali esigenze di fornire strumenti e risorse importanti a coloro che lavorano nel settore”, ha affermato.

“Capisco che la legge abbia accontentato tutti, ma – ha rimarcato il relatore della minoranza Hansel – penso che noi come Giunta lo faremo. Dobbiamo essere più coinvolti su temi importanti come quello musicale, cognitivo, psicomotorio, affettivo e relazionale aspetti e per questo si deciderà di avviare l’iter per l’adozione di una legge quadro che tocchi l’innovazione penso che, per citare aree tematiche e pdl n. esprimendo “confusione sul fatto che i conservatori siano dominanti”.

Anche l’assessore Chiara Da Giau (Pd) sostiene la necessità di una legge quadro sul tema e auspica che “la commissione competente prepari il pdl presentato da Honsell per poter pensare alla valutazione della musica che non può essere limitata. Nella scuola primaria , perché la scelta di fare della musica una professione va accettata. Anche inclusa. Di conseguenza, l’assegnazione dell’indirizzo potrebbe non dare il risultato sperato. Ciò significa – ha concluso – che il mondo della musica è un mondo fragile e va sostenuto”.

“Occorre risolvere il problema della mancanza dei licei musicali”, ha detto Cristiano Sorli (Pd) ai colleghi dell’Isontino, perché la richiesta di Gorizia in tal senso non è stata ancora soddisfatta. Insieme a questi, l’attenzione sarà rivolta anche all’aumento della produzione musicale. “Il processo di redazione gioca un ruolo importante nel processo normativo della Commissione, con il potere di chiarire questioni e confusioni a beneficio dell’intera comunità regionale”, ha sottolineato Dem. Schurli ha concluso descrivendo la legge come “un importante documento di sintesi che è stato accolto e accettato durante il processo” e ha commentato gli emendamenti firmati da Hansel, sottolineando come egli “tenta di riformare senza turbare l’equilibrio stabilito”. si sono trovati tra scuole diverse.”

Uno degli emendamenti proposti dal Consiglio Aperto per inserire nella legge un comunicato che riconosca il pluralismo culturale e linguistico della regione – tutti bocciati – è stato condiviso anche da Marco Pisani (SSK) e Massimo Moretuzzo (Pato). Ha sottolineato “come il problema delle minoranze linguistiche nella regione possa essere utilizzato musicalmente”.

Alesia Rossolen, Assessore Regionale all’Educazione alla Camera, ha ricordato: “Il rafforzamento del linguaggio e del pluralismo culturale non è una lezione accademica, ma una questione di produzione musicale”. “Inoltre – ha proseguito – siamo coinvolti nel processo normativo di associazioni attive sul territorio e di privati ​​che hanno già assegnato spazi temporanei per aumentare il pluralismo linguistico nelle loro attività”. Rossolen ha concluso ricordando il principio alla base della legge, ovvero quello di “rispondere tempestivamente al problema accademico del sistema di istruzione superiore in una regione rimasta sola dagli anni ’80”.

“Grazie al fattivo confronto e scambio di lavoro con i rappresentanti delle reti regionali delle scuole musicali non statali della nostra regione, abbiamo raggiunto un importante traguardo”, ha dichiarato Bordin, consigliere della Lega Nord. Disse. – conclude Bordin – oggi è stato compiuto un passo importante e decisivo per sostenere e promuovere lo studio e la pratica della musica nella nostra regione.
[c.s.]

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