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Un motivo di preoccupazione, non solo intorno a Piazza della Scala. Il sindaco Beppe Sala torna a parlare di movida. E lo fa partendo da una sentenza della Cassazione su una storia che in realtà è nata e cresciuta a Brescia. Ma le sue conseguenze potrebbero toccare molto da vicino Palazzo Marino e tutte le sue casse.

La Suprema Corte, infatti, ha ritenuto che in caso di contenzioso tra gli occupanti di un immobile bresciano e il gestore, la pubblica amministrazione è tenuta ad osservare le regole tecniche di diligenza e prudenza nella gestione del proprio patrimonio nei confronti del privato. lamenta che il diritto alla salute e alla vita familiare è stato violato a causa del rumore proveniente da luoghi pubblici e quindi può essere disposto un risarcimento.

Un pericoloso precedente per Milano, dove ogni anno molti comitati cittadini perdono il sonno per il rumore, soprattutto con il ritorno dell’estate.

Un compito impossibile. Spada di Damocle. Gli strumenti a disposizione del comune – sottolinea Salah – non sono tanto per lavorare su orari e regolamenti.

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