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Intervista rapida, consultazione rapida dei documenti. Il confronto tra la delegazione di centrodestra e il capo dello Stato Sergio Mattarella al Quirinale è stato di breve durata. Circa sette minuti escluso l’orario di entrata e uscita dalle stanze della baia. Due sono le ragioni principali che spiegano un periodo così breve: il pieno consolidamento dell’Unione e la scelta del Presidente della Repubblica di passare direttamente al tema centrale dell’incontro.
Dibattito tra centrodestra e bassifondi
L’Ansa ha svelato un dettaglio interessante al riguardo. Secondo alcuni partecipanti, il presidente Mattarella porrà alla delegazione di centrodestra due domande specifiche: la prima, chi vogliono essere il prossimo presidente del Consiglio, e la seconda, se una maggioranza è pronta a governare se è presente qualcun altro. «Lo si capisce dal fatto che siete tutti qui», commenta il Capo dello Stato.
Risponderà per primo Georgie Meloni, seguito da altri dirigenti sindacali. Prenderanno poi la parola, infatti, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi per confermare di essere pienamente preparati a prendere il controllo politico del nostro Paese alla luce della vittoria elettorale.
Le parole e la rappresentazione di Meloni sono buone
L’Adnkronos ha fatto una ricostruzione simile: solo il leader dei Fratelli d’Italia ha potuto definire la posizione di centrodestra, seguito da un consenso di rappresentanti di Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Colloquio.
Quale profilo responsabile della formazione del nuovo governo, il nome di Giorgia Meloni sarà dato al Presidente della Repubblica da Matteo Salvini. La linea su cui la coalizione ha subito trovato la completa convergenza è mostrata nelle parole dell’interessato. “Si ordina all’unanimità che il sottoscritto venga nominato per formare l’intero governo di coalizione come rappresentante della maggioranza del Parlamento. Desideriamo procedere al più presto”, ha affermato. FdI numero uno.
Dopo la consultazione, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e altri esponenti del centrodestra stanno qualche minuto nella stanza di Branzino prima della dichiarazione del candidato presidente del Consiglio davanti ai giornalisti presenti in sala stampa. . . Infine, prima di lasciare il Quirinale, i capi confederati pronunciarono alcune parole nel cortile della baia.
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