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L’AQUILA – “Curiosamente, dopo la battaglia dentro e fuori l’Amministrazione Comunale contro la costruzione di un nuovo, inadeguato Centro Commerciale, sul lotto di terreno del Centro Commerciale Amiternum immediatamente a ovest di Enrico Fermi – immediatamente a Est del suddetto Centro Commerciale, nessuno può pensare a nuove attività commerciali nell’arena, che si vedono alcuni spazi vuoti, anche se la possibile pianificazione futura dovrebbe essere considerata in modo più dettagliato.”
Lo si legge in una parte della nota firmata dalla Commissione Amo Pettino sulla terribile costruzione di un nuovo centro commerciale nella zona dell’Aquila.
Di seguito pubblichiamo l’intero promemoria.
“Sono iniziate le frane nei pressi del centro commerciale Amiternum, tra la Statale 17 e via Kaduti sul Lavoro.
L’area 862 del foglio 62 del catasto è principalmente dedicata agli articoli 38 e 39 del Piano Regolatore dell’Aquila, in particolare alle attrezzature commerciali e ai centri decisionali. Ancora nessun segno.
Sorprende che si possa pensare a un nuovo centro commerciale dopo la battaglia dentro e fuori il consiglio comunale contro la costruzione di un nuovo, inadeguato centro commerciale sul lotto subito a ovest di via Enrico Fermi, e quindi del centro commerciale Amiternum. Un potenziale piano futuro andrebbe ovviamente approfondito sul lotto, dove le attività commerciali vedrebbero alcuni lotti liberi immediatamente a est del suddetto centro commerciale.
Ma non si parla solo di attività commerciali, bensì di realizzazione di centri direzionali destinati a strade e parcheggi, ovviamente una piccola percentuale.
La nostra vasta regione, in particolare sul lato ovest al confine con Costanza, ha bisogno di più spazi verdi attrezzati per uso pubblico per creare spazio in cui i pedoni, le famiglie e i loro figli possano vivere e prosperare. Cresciuto ora e giustamente da cittadini che vogliono e pretendono una maggiore qualità della vita. Quello di cui abbiamo davvero bisogno è un bel parco con panchine, giochi per bambini e ragazzi e percorsi pedonali che permettano una pausa dalle auto. Molti spazi verdi trascurati e incolti (a meno che non siano riempiti con materiali da costruzione abbandonati) dovrebbero probabilmente essere destinati a questo in primo luogo.
Qualche tempo fa, circa un anno fa, molto vicino – rispetto all’area di cui stiamo parlando – attraverso Solaria, sono iniziati i lavori su una vasta area, verde e abbandonata – è stato completato con l’abbattimento di quattro e quattro otto alberi ad alto fusto. . , destinato ad abitazione (art. 49), nonché strade e parcheggi. I lavori iniziarono con una massiccia frana nei pressi di Via Antica Aricia e non furono mai terminati, i marciapiedi (evviva) iniziarono solo a metà strada, ancora in costruzione (SIC!). Perché la fretta? A quel punto viene da chiedersi: a Petino interessa davvero costruire una casa? Che tipo di domanda di mercato? Il parcheggio è davvero necessario in questa zona?
Pertanto, come sappiamo, è importante pensare a ridefinire alcuni aspetti dell’urbanistica, che ha più di 40 anni e necessita di aggiornamento. Chi Certo, con la volontà politica costringe l’amministrazione a prendere certe decisioni, nel rispetto degli interessi di tutti.
Certo, l’opacità e la mancata partecipazione non pagano e anzi portano alla creazione di posti di lavoro inutili che servono gli interessi di pochi nei territori in cui viviamo a scapito della società.
Da oggi, viviamo nel nostro quartiere e Continueremo a monitorare e concentrarci sul rendere il nostro quartiere ancora migliore per le famiglie che hanno il diritto di parlare e prendersi cura.
Il quartiere diventa più sporco, i prezzi delle case più bassi e la qualità della vita inferiore, più persone se ne vanno e ha meno senso costruire qualsiasi cosa. E poi, dal punto di vista degli interessi socio-economici della città, è necessario informare, ascoltare e agire quando necessario.
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