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Il dibattito politico è scoppiato il giorno in cui la bara di Silvio Berlusconi è arrivata a Valencia per i funerali ed è stata subito restituita a Villa San Martino, dove le sue ceneri saranno deposte nel Mausoleo di Arcor.

Il sindaco della città di Milano, Beppe Sala, ha risposto per primo alle domande dei giornalisti che discutevano sull’intitolazione di una via a Silvio Berlusconi: il sindaco risponde a chi sta cercando di dedicare una via cittadina all’ex premier. ministro, probabilmente nel quartiere di Isola dove era nato. “Ieri a Milano lo abbiamo ricordato bene, ma al momento non abbiamo altro in mente – ha risposto in un’intervista – A dieci anni dalla sua scomparsa la strada si può separare, altrimenti sarà un’onda. Emozioni. Per favore.” Poi un appello al rispetto delle regole: “Non ci siamo mai arresi, anche per il mio amico Umberto Veronesi, che ha salvato migliaia di vite”.

Nel frattempo, è diventato più facile intitolare a Berlusconi una stanza di Palazzo Lombardia, sede del governo regionale. A tal proposito, il presidente Attilio Fontana ha confermato questa volontà: “Dedichiamo un posto importante all’interno del nostro palazzo a Silvio Berlusconi, devo dire di più, ma ho le idee chiare. Sarà senza dubbio ricordato in modo molto degno.

Ma a questo punto il dibattito sul futuro di Forza Italia si sta spostando su un fronte prettamente politico.

Questa volta, il leader di Azione Carlo Calenda ha risposto alla domanda di un giornalista se l’eredità politica di Silvio Berlusconi sia controversa.

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