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Volti, nomi ed età dei giustiziati dal regime iraniano: sono stampati su uno striscione affisso oggi, mercoledì 18 gennaio, nel cortile del Palazzo del Pegaso, sede del consiglio regionale della Toscana.

“Oggi un messaggio forte del Consiglio Regionale della Toscana è condiviso da tutte le forze politiche – ha affermato il Presidente Antonio Mazzio – non dobbiamo rimanere in silenzio. Quanto sta accadendo ora in Iran è drammatico. La Toscana è stata la prima regione al mondo ad abolire la morte pena nel 1786. C’è ancora molto lavoro da fare per pensare che i manifestanti per più diritti, più libertà vengano brutalmente uccisi oggi.Questo striscione è un gesto simbolico per ribadire che non vogliamo voltarci dall’altra parte, che dobbiamo lavorare sodo per abolire la pena di morte in tutti i paesi del mondo. Questa è una guerra di culture a cui tutti, compresi i media, devono prestare attenzione. Ecco perché stiamo collaborando con Donna. ZOE. Eleftheria ci sta provando per spiegare con forza quello che è successo.”

L’evento fa seguito a una proposta approvata all’unanimità dal consiglio distrettuale il 7 dicembre dello scorso anno, che “impegna le organizzazioni a dimostrare la propria affiliazione e ad attuare iniziative di sensibilizzazione, inclusa l’esposizione di materiali pertinenti all’esterno degli uffici comunali. “Sostieni con più forza la causa del popolo iraniano”.

Alla cerimonia di inaugurazione dello striscione, i Consiglieri Marco Casucci, Federica Fratoni, Stefano Scaramelli, Vincenzo Ceccarelli, Francesco Torcelli, Elena Meni, Silvia Nofferi, Alessandro Capecchi, Massimiliano Pessini, Marco Vanusicvanis, il Presidente di Commissione Marco Vanusicvanis, il Presidente di Commissione Marco Vanusicvanis Parlamento Annunzio.

Syed, un rappresentante di Mahila Andolan, ha parlato. ZOE. “Quattro esecuzioni sono state eseguite ufficialmente”, ha detto. “Negli ultimi quattro mesi, 520 persone sono state uccise durante le proteste in Iran, e circa 70 di loro erano minorenni. Inoltre, almeno 20”mila persone sono state arrestate. Finora il regime ha giustiziato 109 persone. “Questo è unico e raro in Medio Oriente in termini di dimensioni e durata e promette speranza per altre popolazioni oppresse come afgani, curdi e siriani”, ha sottolineato.

Federica Fratoni, Viceministro del Consiglio regionale, ha dichiarato: “Grazie alla nostra storia e alla nostra cultura, abbiamo l’obbligo di dimostrare quanto sia importante la tutela dei diritti e il sostegno e di mantenere alto il livello di attenzione. Lontano, molto lontano, il combatti solo per la libertà”.

Stefanos Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale, ha parlato di un messaggio forte e unanime. “Molte ragazze e ragazzi stanno lottando per la libertà, e noi siamo con loro come rappresentanti dei cittadini e delle istituzioni toscane”, ha detto. Penso che la richiesta della Toscana di tagliare i rapporti con paesi come l’Iran fino a quando non riconoscano la libertà ei diritti che i manifestanti chiedono sia un messaggio forte.

Il vicepresidente Marco Casucci ha parlato di “una presa di posizione precisa e ferma per chiedere una moratoria sulla pena di morte”. “Siamo uniti al di là dei colori, delle sigle e delle cose per dire che il popolo toscano che rappresentiamo fa parte delle donne iraniane”, ha ribadito, “qualsiasi cosa. La nostra lotta non finirà finché non accadrà qualcosa di concreto e dovremo forzare il cambiamento». , noi dobbiamo”.

“Abbiamo gesti comuni – ha detto l’assessore Francesco Torcelli – svegliarsi la mattina, che vestiti indossare, come pettinarsi, andare a scuola, chi va. Qui, da qualche parte nel mondo, c’è il rischio di essere puniti per uno di questi gesti, e credo che questa sia la preoccupazione che circola oggi.

Francesca Bassanieri, Presidente della Commissione Pari Opportunità, ha ringraziato il Consiglio Regionale per aver continuato a concentrarsi sulla situazione in Iran, dove la brutalità nei confronti di donne e uomini non accenna a diminuire. “Decine di comuni e province della Toscana hanno aderito alla nostra proposta, approvata anche in Consiglio regionale, condannando questi abusi. Insieme al Consiglio invieremo presto all’ambasciata iraniana un elenco dei regimi che si sono impegnati su questa proposta per dimostrare la nostra rabbia e indignazione per il regime che ha ucciso così tante giovani vittime, soprattutto donne, senza motivo e inutilmente.

Infine, Maria Vittoria D’Annunzio, Presidente del Parlamento Regionale degli Studenti, ha annunciato la decisione di invitare i rappresentanti di “Donna”. ZOE. Nella Plenaria Freedom “potrà avere un momento di confronto, confronto e dialogo per allargare gli orizzonti dei giovani di 60 anni, ma anche parte del Parlamento degli Studenti in rappresentanza di 160mila in tutta la Toscana”.

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