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31.01.2023 – 11:55 – Tra meno di una settimana, il 5 febbraio, inizieranno i festeggiamenti del Carnevale 2023 e in molte case triestine e non solo, nonne e mamme hanno già iniziato a preparare il mondo dei suoi dolci più famosi. In questo periodo dell’anno crostoli. Mentre la maggior parte d’Italia ha nomi diversi (Chiachiere, Bugi, Galani) e forme diverse (strisce, spirali, fiocchi), in Friuli Venezia Giulia prendono il nome di crostoli (altopiano carsico e hróštelce in Slovenia). La loro tradizione risale alle frictilia (frittelle), piccoli pezzi di pasta dolce fritti nel maiale, preparati dalle donne romane durante il periodo dei Saturnali nell’antica Roma. La loro base è un impasto di farina, burro, zucchero, uova e, in alcune varianti, come sulla costa istriana, un ingrediente alcolico come la grappa o il liquore. L’impasto viene poi tagliato a strisce. Sono cotti mediante frittura che li rende croccanti. Recentemente si è diffusa una versione dei crostoli cotti al forno, ritenuta più salutare. Finalmente lo sono Una volta pronte, è tradizione spolverarle con abbondante zucchero a velo prima di servirle.
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