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Il sindaco di Santa Flavia, Giuseppe D’Agostino, ha recentemente firmato un’ordinanza che vieta la residenza di Capo Zafferano, danneggiata dalla caduta di massi.
«Come risulta dall’attuale Piano idrogeologico, categoria ad altissimo rischio R4 e pericolosa P4, ad altissimo rischio, immobili all’interno dell’area colpita dal disastro dello Zafferano Monte Catalfano – si legge nell’ordinanza. Il divieto è valido sei mesi e si riserva il diritto di agire dopo ulteriori accertamenti.L’ordinanza è stata emessa dall’amministratore della residenza, la polizia municipale, inviata ai Carabinieri, all’Autorità Bacchino, alla Prefettura di Palermo, al Ministero dell’Ambiente, al Ministero dell’Interno, al Dipartimento del Genio Civile e Commissione di Bagheria.
I residenti chiedono l’intervento da anni
“Abbiamo chiesto più volte interventi per unire montagna di pietra Nel comune di Santa Flavia. Non sono stati attuati interventi di emergenza. Nel 2017 c’è stato un grande incendio che ha indebolito la montagna. In questo caso abbiamo voluto ripristinare le foreste. Ma niente. Ora ce l’ho Una casa distrutta E qualcuno deve riportarlo indietro sano e salvo”.
Ornella Mallo, proprietaria di una casa in contrada Colo d’Oca, che ha parlato in questo momento, è stata calpestata da un grosso sasso scappato da Capo Zafferano. Il danno è grande. Un pilastro della casa è stato danneggiato. I vigili del fuoco hanno dichiarato la casa inagibile.
“Ieri dopo una settimana sono tornata a casa e ho visto un sasso in casa – aggiunge la donna – un forte dolore. Negli anni passati il comune ha emesso una decisione di evacuazione, ma dopo il nostro appello il suo termine non è stato prorogato. C’è gente che vivere nella residenza tutto l’anno.Un uomo non può vivere nella paura costante.
Nel 2018 un altro enorme masso è uscito dalla montagna ed è caduto davanti a un’altra casa. “Ora non è il momento di aspettare e la sicurezza della montagna rocciosa deve iniziare” – Ornella Mallo – Non si può vivere con questo incubo”
Verità e paura
L’orribile incidente è avvenuto presso la residenza di Capo Zafferano a Santa Flavia Tragedia Atterrato la scorsa notte e mancato lavoro relativo alla stagione autunnale.
Una roccia cade dalla montagna e rompe la casa
grande pietra Monte Capo scappò da Zafferano e discese, sfondando letteralmente il muro della residenza sottostante. La casa è stata gravemente danneggiata.
Questo è solo per evitare il disastro, che complica la stagione autunnale e il tempo incerto di questi giorni. Fortunatamente, infatti, in questo weekend di ottobre, le case della struttura non sono abitate prevalentemente da turisti.
Una tragedia che mi viene in mente
Inevitabilmente, una tragedia simile si è verificata nel novembre 2015 a Palermo, quando un’anziana donna di nome Ornella Paltrinieri è caduta sul suo letto ed è rimasta vittima di un sasso che è volato oltre il muro di casa sua. Ornella Paltrinieri aveva 88 anni e morì sotto un grosso masso scavato nella montagna rocciosa del Monte Gallo a causa del maltempo e delle forti piogge.
Un sasso cadde sulla casa della donna e raggiunse la stanza dove dormiva la vecchia. Già nel 2009 hanno demolito una casa in pietra in quella zona. Calpurnio è la patria della tragedia del giorno. Dopo il disastro, ci sono voluti mesi per proteggere l’area da ulteriori frane e per l’intero anno scolastico successivo anche una scuola vicina è stata considerata una zona a rischio di frana.
A rischio dieci zone del Palermo
Le montagne che circondano Palermo sono a rischio frane. Come mostrano le notizie recenti, la minaccia è sempre prevedibile e specifica, fortunatamente, contro l’uomo Sempre inefficace. Sono dieci le aree monitorate dal 2016. Sono considerati a rischio i centri abitati della Vergine Maria, dell’Addaura e della Valdessi, alcuni tratti delle strade comunali (via Monte Ercta, Cristoforo Colombo, Bonanno, Viale Regina Margherita, Viale Diana) e la zona del Monte Pellegrino prospiciente Rotoli del cimitero che crolla. . Sempre a Monte Gallo dal versante Mondello e dal versante Barcarello dal versante Sferracavallo. Le zone ad alto rischio comprendono i comuni di Mondello, Pizzo Sella, Tommaso Natale e Sferracavallo.
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