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01.02.2023 – 10.40 – La recessione economica in corso e i prezzi non smettono di salire, nel complesso contesto post-pandemico dovuto al Covid-19 e poiché la guerra in Ucraina copre molti settori, molti lavoratori affrontano ogni mese una situazione difficile. . Infatti lo Stato, consapevole di questa situazione, ha deciso di intervenire e provare ad aiutare. Il settore dei lavoratori autonomi è sempre stato il settore più svantaggiato e infatti ha dovuto attendere mesi per il popolare bonus 200 disponibile sui propri conti correnti per partite Iva più alte. Reclamato alla fine del 2022 (anche se questo è 5 mesi prima per i lavoratori). Ora, molte di queste partite iva si stanno chiedendo come fare il passo successivo. Perciò, Come richiedere il bonus IVA 2023.

Partiamo dal principio per avere ben chiaro di cosa si parla quando si parla di Bonus Partita IVA 2023. In realtà dovremmo chiamarlo Bonus ISCRO perché questa misura è nota come Continuità Indennità Straordinaria del Reddito di Gestione e per le Partite Iva INPS Considerato una sorta di ammortizzatore finanziario per i lavoratori autonomi iscritti al regime separato dell’art La misura è stata introdotta nell’ordinamento italiano per un triennio dal 2021 al 2023 ed è destinata ad aiutare in caso di crisi economica. Ad esempio, questo è accaduto con l’epidemia o la guerra in Ucraina. Quindi, è tempo che chieda di aderire a coloro che soddisfano determinate condizioni questo bonus per le partite IVA 2023, ISCRO.

In particolare, non sono state apportate modifiche a tale disposizione nella Legge di Bilancio 2023, quindi gli standard originari già stabiliti per il 2021 rimangono intatti. Ai sensi dell’articolo 26 dell’articolo 2 della legge 335 dell’agosto 1995. Ovvero liberi professionisti che agiscono regolarmente come titolari individuali. Ma vediamo un po’ più nel dettaglio e vediamo quali sono i requisiti dell’INPS per l’approvazione di questo bonus ISCRO con partita IVA, che verrà riportato nel numero. 94 del 30 giugno 2021. Tra questi:

  • Come previsto, deve essere registrato separatamente presso l’amministrazione INPS.
  • il proprietario Il CIF è attivo da almeno quattro anni prima della richiesta. In realtà, questo bonus per i TIN 2023 non è disponibile per coloro che hanno aperto i TIN di recente.
  • Avere un reddito registrato ai fini IVA nell’anno precedente la domanda (quindi sarà per il 2022 se lo si farà) pari o inferiore al 50% del reddito medio nei tre anni precedenti la domanda di agevolazione economica.
  • Il tuo reddito annuo è pari o inferiore a 8.145 euro. Deve essere dichiarato un anno prima della richiesta.
  • Abbiamo effettuato tutti i versamenti contributivi obbligatori.
  • il proprietario Il CIF è attivo da almeno quattro anni prima della richiesta.
  • Non devi percepire indennità di disoccupazione come NASpI o DIS-COLL.
  • Un cittadino non dovrebbe essere un utente del reddito.
  • Non dovrebbero andare in pensione.

Un punto interessante da notare è che è importante chiarire che l’assegno IVA 2023 è compatibile con l’assegno di invalidità generale 2023 e può infatti essere cumulato con l’assegno di invalidità generale ai sensi della legge 222 del 2008. 222 Ma queste tipologie di percorsi di beneficiari di corsi di riqualificazione professionale solo tramite partecipazione sono stati attuati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il decreto dirigenziale firmato il 24 marzo 2022 con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tale ammortizzatore sociale prevede un beneficio del 35%, che viene applicato in base all’ultimo versamento ricevuto dal beneficiario e con cadenza semestrale.

In ogni caso, lo scontrino massimo per partita IVA non potrà essere superiore a 800 euro né inferiore a 250 euro. Chi è idoneo e vuole richiedere l’Indennità ISCRO può farlo entro il 31 ottobre 2023. L’INPS ha annunciato la creazione di un numero verde attivo attraverso il Contact Center Integrato INPS. Per chiamare gratuitamente componendo il numero 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile. In alternativa, la domanda può essere presentata online attraverso il portale online dell’ente, che richiede prima l’identificazione con un sistema di identificazione digitale (come la carta d’identità elettronica o SPID).

[n.t.w]

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