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02.06.2022 – 16.55 – Non si tratta di una questione dell’ultimo minuto, ma se ne discute da tempo, ma purtroppo di solito con poco entusiasmo o interesse. Parliamo delle carceri, in particolare della riabilitazione e dell’accompagnamento dei condannati verso la società, che fino ad ora avviene per lo più in centri di detenzione e detenzione.
Una cultura criminale che lotta per sradicare le sue vecchie radici a favore di un approccio graduale alla società. L’incarcerazione dei delinquenti non è sufficiente per ridurre i tassi di recidiva o garantire il pieno reinserimento nella società. Finora la via più efficace è la via del collegamento con la società, il lavoro e l’istruzione: da qui parte il progetto “(p)arte dall’interno”. Si tratta di una mostra itinerante che presenta opere realizzate nell’ambito di laboratori permanenti di pittura e bricolage su consiglio di un gruppo di detenuti di massima sicurezza.
Tolmezzo è autorizzata dalla Direzione Penitenziari e Istituti. Dal lunedì al venerdì dalle 8:00 La mostra è visitabile. alle 14, e come mostra itinerante, le opere dei detenuti sono dislocate in vari luoghi della regione, in particolare a Trieste, Palazzo di Giustizia, ACLI. , Bottega del Mondo – Brez Meja Senza Confini, Enaip FVG – Centro Servizi Educativi Trieste, Bottega delle Piante Alternative, Il Fiore, Biblioteca ZUCKERMAN Antiquariato e Collezioni e Ristorante Joya.

Oggi, come evidenziato nella speciale conferenza stampa di lunedì, (p)art, opere che vogliono esprimere che è possibile “vivere qualcosa di bello” anche dal carcere il 6 febbraio al Palazzo di Giustizia grazie a progetti entusiasmanti e diversi. Un’iniziativa che l’attivista per i diritti dei detenuti Elisabetta Burla si augura sia la prima di tante iniziative in nome del lavoro e della formazione nelle carceri. “È importante organizzare attività al di fuori delle strutture a cui partecipano i detenuti, stabilire percorsi di congedo per muovere i primi passi nella società. che uscire dal carcere è meno disorientante e favorevole al reinserimento”. Oltre al lavoro, un punto importante è la formazione che proseguirà nelle carceri triestine nel 2023, infatti «i corsi di formazione dovrebbero essere attivati ​​a breve e speriamo di iniziare il prossimo mese». Burla.

[c.c]

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