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Energia, lavoro e innovazione, queste dovrebbero essere le priorità per l’economia italiana nel nuovo anno. Se si sottolinea come tutelare la parte produttiva del territorio, che è il motore dello sviluppo dell’intero Paese, è necessario intervenire con misure strutturali sui principali aspetti della competitività: nello specifico energia, lavoro. e innovazione.

Infatti, il PIL del 2022, +3,9 in più rispetto allo scorso anno, dipinge l’immagine di un Paese che può rimboccarsi le maniche nonostante l’aumento dei prezzi dell’energia e le pressioni inflazionistiche. La previsione di crescita per il 2023 non è molto incoraggiante: si parla di Pil zero, +0,6% in rallentamento rispetto al 2022. Pertanto, è necessaria un’azione immediata per invertire questa prospettiva e sostenere la crescita.

Secondo Assolombarda, in tema di energia, è necessario sviluppare una vera e propria politica energetica che avvii il percorso di decarbonizzazione: idrogeno da fonti rinnovabili, energia dai rifiuti al commissioning e alla rigassificazione. strutture in attesa della ripresa delle operazioni relative al nucleare.

Le priorità occupazionali hanno superato tutti i rapidi interventi sui salari, ora che l’inflazione è vicina al 12%. Inoltre, il cuneo fiscale per Asolobarda dovrebbe essere ridotto di 16 miliardi.

E in termini di innovazione, l’obiettivo dovrebbe essere quello di creare un’Industria 4.0 che guidi la crescita.

In Acelombardimprese

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