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A Milano, al corteo dei centri sociali e degli anarchici “Bella Ciao” hanno fatto eco i manifestanti per i diritti delle coppie gay e dei loro figli in piazza della Scala. Per il resto, anche ieri, invece, si è sempre ripetuta sulle autorità la serie di offese e umiliazioni caratteristica di questi casi. In questa vigilia la vigilanza è stata massima e la questura ha varato un efficace meccanismo di controllo.
Ha promesso che la giornata sarebbe stata calda. 41 Per risorse tra gli oppositori, attivisti dei centri sociali e sostenitori di Alfredo Cospito, anarchico e in sciopero della fame nel Bis. E per la coincidenza degli anniversari degli assassinii di David “Dox” Cesare 20 anni fa e Fausto e Io 45 anni fa. Il bilancio finale della giornata è stato meno severo del previsto, pur con qualche perdita. Muri dipinti, vetrine rotte, rifugi rotti, ciminiere e vergogna per il governo. Partendo da Piazzale Loreto, la parte nord-est della città era tesa per il passaggio di un corteo nazionale “antifascismo anticapitalista”. L’amministrazione del distretto armato ha bloccato le strade e il traffico per più di quattro ore. Forze di sicurezza, polizia, carabinieri e Gdf hanno tenuto sotto controllo circa 3.500 (altre stime dicono 4.000) manifestanti e bloccato con mezzi blindati le arterie del centro come Corso Buenos Aires. Un gruppo di persone in viaggio da Loreto attraverso Padova e infine due giorni fa attraverso Oropa per sostare presso l’edificio occupato ha fatto volare ininterrottamente l’elicottero della polizia. In serata, qui è stato organizzato dagli organizzatori un programma musicale volontario.
“Fascisti e scuola non c’entrano. Memoria del passato, lotta del presente”: questo lo striscione che ha aperto il corteo, slogan per la liberazione di Cospito e “Vite olandesi”. Tante bandiere rosse, falce e martello, cobas, “no taw”, alcune bandiere nere apparse nelle partite di Milano-Cortina alle Olimpiadi. La polizia è dovuta intervenire per impedire attacchi a banche e negozi di via Don Luigi Orione. Tuttavia, i manifestanti, alcuni dei quali vestiti di nero e vestiti. Coprendosi il volto, sono riusciti a dissacrare e distruggere alcune auto, la vetrina di una banca in via Esterle e alcuni rifugi bancomat in via Padova.La sede della Banca Fineco in piazza Durante in zona Loreto è stata spruzzata con palloncini d’acqua. , sul muro perimetrale è stato dipinto un murale di David Cesare, molti edifici sono stati deturpati con iscrizioni a ricordo e sostegno del Docs. Contro il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditer sono apparsi poi articoli contro Cospito e 41 bis.
Scappatoia per i commercianti. “Marzo – ha sottolineato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – l’asse Padova-Piazzale Loreto-Buenos Aires e vie limitrofe ha destato grande preoccupazione per gli imprenditori per il rischio di infiltrazioni e tensioni. Anarchici. Danneggiate alcune vetrine, ma fortunatamente le preoccupazioni sono state risolte.Ringrazio il Commissario e le forze dell’ordine per il loro continuo monitoraggio e tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza in città”. Riccardo di Corato, deputato Fdi ed ex vicesindaco di Milano, rimarca: “Finora la città ha ospitato anarchici, collettivi e altri residui post-comunisti che hanno sistematicamente organizzato cortei e manifestazioni per esprimere il loro malcontento”. è una scena. Il sindaco non si è presentato come al solito. È ora che si fermi, il Milan non merita di essere paralizzato e distrutto due volte in una settimana”.
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