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Gianfranco Micchiche, coordinatore regionale di Forza Italia, può essere presente o meno oggi. In cima al set Ha chiamato il presidente della Regione Renato Cifani? Non è stato invitato di persona, ma una composizione a tavola con capigruppo e segretari di partito mostra la sua offerta. Esistenza. Un grande tema da offrire al pubblico. A ben vedere, sembra altamente improbabile che il compositore di Forza Italia in Sicilia non sia un fake.

Lettera a Berlusconi

E per questo il dodicenne deputato di Forza Italia all’Ars ha scelto questo momento per riavviare il “conflitto” interno al partito e ha scritto una nuova lettera al presidente Silvio Berlusconi. Il problema è sempre lo stesso: chiedere la rimozione dell’ex presidente dell’Ars dall’incarico di coordinatore azzurro nell’isola e l’elezione di un altro leader del partito in Sicilia.

Un altro tentativo

Non è la prima volta che i parlamentari regionali chiedono a Berlusconi di rimuovere Missis dalle sue funzioni. Così è successo anche nella scorsa legislatura quando il presidente del partito è venuto a proporre la nomina di Forza Italia al triumvirato. L’idea è nata durante un colloquio telefonico tra Berlusconi e Mississi e nel fine settimana.

collina interna

Ma questa volta la situazione potrebbe essere diversa. Dall’altra parte della barricata c’è un altro alto dirigente del partito, il presidente regionale Renato Schifani. Berlusconi ha sempre cercato di non schierarsi tra i due, ma il conflitto non si risolverà con un mero accordo. Nelle ultime ore, infatti, il gruppo ha avuto una lunga riunione, un vertice interno, che si è concluso in ritardo. Tante le resistenze e le opinioni, ma alla fine la lettera ha trovato una quadra che potrebbe essere decisiva per i vertici della maggioranza. Al termine del vertice durato fino a ieri sera, 12 parlamentari hanno deciso di appellarsi all’ex presidente del Consiglio per risolvere l’impasse nel partito causata dalla spaccatura tra governatori regionali e coordinatori.

La lettera è stata inviata in ritardo

La lettera è stata inviata subito dopo l’incontro. Non la classica lettera di un parlamentare che ne spiega l’origine, ma una mail moderna e forse un po’ sterile al presidente del partito per spiegare tutta la storia del conflitto, Forza Italia, il clima che regnava in Sicilia, il rapporto. Una crisi di rappresentanza con il resto della maggioranza e all’interno della coalizione, se non in modo significativo, almeno in termini formali.

Non stiamo solo guardando in alto, ma anche negli uffici

Il problema non è solo con l’attuale maggioranza. In particolare, la selezione dei candidati alle cariche amministrative. A fine maggio si voteranno circa 130 comuni e le scelte da fare sono molto difficili. Anche i negoziati sono in corso e deve esserci chiarezza su chi dovrebbe fare cosa. In breve chi guida la selezione dei candidati.

Un fedele membro di Shifani a guidare il partito

La lettera, chiaramente ispirata dal presidente della regione, indica anche la strada che Berlusconi vuole che la squadra segua. L’assessore si è soffermato sulla gestione del partito in Sicilia e sulla fase di transizione che porta alla nuova dirigenza. Deve trattarsi di Marcello Caruso, l’attuale capo della segreteria del presidente Schifani a Palazzo d’Orléans. Ora la parola passa a Berlusconi.

Così:

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