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Oggi, come ieri. Uno studio che ha aperto il vaso di Pandora. E i vizi spesso odorano di spazzatura a queste latitudini. Perché gli anni sono passati, ma le storie restano. Interferisce con concorsi ed emergenze, indagini e obiezioni. È uno spreco. È sempre stato un affare spazzatura. Da Proserpina via Cns a ProgettoAmbiente e poi all’attualità con Eurocoop, Ased, Dusty, Ecocar. Regimi diversi, trattati diversi, rivoluzioni dichiarate e specificazioni incomplete. Da più di vent’anni le storie si ripetono come un coro da un’amministrazione all’altra senza distinzione di colore tra cambi di consiglieri, inerzie, concessioni anormali e inchieste. Tutto è sulle spalle dei contribuenti. Torna sempre indietro. Perché è purezza e bellezza.

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La storia inizia con Proserpina, una società mista pubblico-privata in declino. Gestione discutibile, con un contratto che nel tempo è andato in pezzi. Fino alla decisione del 28 luglio 2007, il contenzioso tra la società e l’ex sindaco Sammarco ha portato all’estinzione dei debiti. Il contratto è cambiato negli anni (dal 2004, anno in cui è stato firmato il servizio con un costo mensile di 144mila euro, è diventato 275mila con CNS). È nel 2007 che l’allora amministrazione di centrosinistra cedette il servizio igienico-sanitario della città direttamente al Cns bolognese, che sostituì Proserpina. Nel maggio 2008 è stato prorogato uno dopo l’altro il passaggio dall’incarico a tempo determinato a un contratto a tempo determinato di 4 mesi con Eurocoop. Così, nell’agosto 2008, è stato acquisito un progetto di 8 milioni 618 mila euro per il mantenimento del servizio. Poi, il 4 novembre, è stata emessa CNS, il 27 novembre dello stesso anno, è stata indetta dal comune una procedura aperta per l’affidamento del servizio basato sull’asta di 7 milioni 684 mila 962,95 euro per i primi due. anni concorrenza

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