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Lunedì notte sono morti l’ex presidente della Lombardia Roberto Maroni e diversi ministri del governo. Negli ultimi anni aveva combattuto una malattia, che ha sempre tenuto molto segreto fino all’ultimo momento.
La morte di Maroney è stata annunciata dalla sua famiglia. “Il caro Bobo ci ha lasciati alle 4 di questa mattina – scrive in un post apparso sulle pagine social dell’ex governatore -. A chi gli chiedeva come stesse, anche negli ultimi istanti, rispondeva sempre” bravo”. Sei Bobo, un inguaribile ottimista. Sei un marito, un padre e un amico meraviglioso.”
Nato il 15 marzo 1955 a Varese, Maroni, avvocato, è stato uno dei fondatori della Lega del Nord, insieme a Umberto Bassi, dopo tanti anni di impegno politico giovanile. È entrato per la prima volta in Parlamento nel 1992 e nel 1994 è diventato il più giovane ministro dell’Interno e il primo non democristiano. Successivamente è diventato ministro del Welfare nel 2001 ed è tornato al ministero dell’Interno nell’ultimo governo Berlusconi nel 2008.
Nel 2012 subentra a Bossi alla guida della Lega del Nord e nel 2013 come segretario federale, vincendo come candidato le elezioni regionali lombarde. Localizzazione in Lombardia e Veneto.
Ha rinunciato al suo secondo mandato, lasciando il posto al suo collega e connazionale di Varès, Attilio Fontana, per riapparire nella corsa a sindaco di Varès nel 2021. Si è ammalato appena una settimana dopo l’inizio della campagna elettorale. Successive indagini hanno portato alla sua decisione di ritirarsi dalla corsa per “motivi personali”. Da allora è rimasto nel paese di Lozza, vicino a Varese, dove segue la politica dall’esterno, circondato dall’amore della sua famiglia, seguendo il Milan e ascoltando la musica di cui è un grande appassionato. La cremazione si terrà il 25 novembre nella sua città natale, Varis.
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