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08.02.2023 – 07.01 – Come si produce idrogeno da fonti rinnovabili? È noto che l’idrogeno agisce come vettore energetico, ma il costo di produzione è superiore a quello fornito dalla sostanza gassosa. Il FVG, svolta di particolare interesse visto il progetto transfrontaliero della valle dell’idrogeno tra Slovenia e Croazia, è stato scoperto da un team internazionale composto da ricercatori dell’Università di Trieste (UNITS). Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Joule – Cell Press, “mette in evidenza una nuova soluzione per convertire la biomassa in vettori di idrogeno organico liquido, una strategia per la sua diffusione”.
È stata trovata una soluzione per convertire la biomassa come i rifiuti agricoli o domestici in “vettori liquidi” come l’acido formico e l’aldeide formica, che possono essere facilmente convertiti in idrogeno con poco sforzo. Quindi la biomassa può essere uno dei materiali utilizzati per produrre idrogeno come uno dei “combustibili”. Sebbene il trasporto dell’idrogeno non sia privo di rischi, i “portatori d’acqua” non sono un problema. E in questo senso, l’invenzione consente un trasporto dell’idrogeno più veloce ed efficiente, che è di grande interesse per la valle dell’idrogeno. dà
Sostenuta da fondi pubblici italiani e cinesi con il sostegno del consorzio francese SOLEIL, la ricerca è il risultato di una collaborazione internazionale tra i gruppi di ricerca Feng Wang (Dalian Institute of Chemical Physics, Chinese Academy of Sciences), Paolo Fornaciero e Tiziano. Montini (Università di Trieste, Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e la Tecnologia dei Materiali INSTM e Istituto ICCOM-CNR), Emiliano Fonda (Sincrotrone SOLEIL).
“La biomassa, compresi i residui agricoli e i rifiuti forestali (circa 120 miliardi di tonnellate di materia secca all’anno), – afferma il professor Feng Wang del Dalian Institute of Chemical Physics – è una buona opportunità per la conversione energetica, perché può essere convertita in idrogeno. …, abbiamo molte tecnologie di conversione efficienti.Mentre i processi termici sono veloci e ad alta intensità energetica, i processi biotecnologici possono essere lenti e ingombranti.I processi fotocatalitici che utilizzano la luce si sono finora dimostrati inefficaci e non sempre sostenibili.
Paolo Fornasiro, professore ordinario di chimica generale e inorganica all’Università di Trieste, ha dichiarato: “È importante identificare nuovi materiali fotovoltaici – per un processo complesso che può utilizzare la luce solare per convertire i prodotti della biomassa come zucchero, glicerolo o poliolo in vettori liquidi In questo modo, è possibile ridurre il costo iniziale della fornitura di idrogeno in forma gassosa e i problemi associati.
“Tiziano Montini, ricercatore di chimica generale e inorganica all’Università di Trieste, spiega che la fase principale del processo sviluppato nella nostra ricerca è comprendere la struttura dei materiali fotovoltaici utilizzati e ottimizzare la risposta per ottimizzare le loro prestazioni fotovoltaiche. Temperatura e atmosfera Per questa serie SAMBA del sincrotrone SOLEIL è stato necessario l’utilizzo di complessi metodi di caratterizzazione spettroscopica. Con la partecipazione del Dott. Emiliano Fonda, direttore ed ex laureato dell’Università di Trieste.
[z.s.]
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