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Perché il ponte sul Bosforo è un disastro in attesa di accadere

Graciela Lombardo

18 marzo 2023 alle 00:50

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Berlusconi svela il progetto del ponte nel 2004 (Foto di Lapresse)

Il decreto è appena stato firmato, ma il premier e Salvini si scontrano su chi debba gestire l’operazione del ponte sul Bosforo. La stampa riportava colloqui tra Meloni e Berlusconi che escludevano il ministro leghista.

“Americano”

Non è ancora chiaro chi verrà scelto, ma Berlusconi ha l’esperienza per sostenere la candidatura di Bridge. Nel 2002 vengono chiamati Giuseppe Zamberletti, l’ex capo della Protezione Civile, e il regista Pietro Ciucci a curare la “imminente” produzione. Jamberletti è ampiamente noto per la sua capacità di gestire le conseguenze del terremoto. Specialisti con il nome dei bambini CUC per la loro capacità di privatizzare parti dello stato.

Non erano nomi casuali. Mentre il ponte sta per colpire la Sicilia oggi, proprio come ieri, un terremoto mira a privatizzare gran parte dello Stato italiano. Questo è un disastro dichiarato. Lì si scontrano due culture: quella sviluppata e quella sottosviluppata. Un territorio a vocazione turistica come la Sicilia non ha bisogno di una guida per cambiare rotta.

Il WWF spiega bene che il progetto è fallito con costi ambientali, sociali e socio-economici altissimi e insostenibili, ma soprattutto ricorda che il governo Meloni ha raggiunto l’accordo senza un host: ritiene che la strada sia asfaltata, ma il general contractor impegnato nella progettazione di un ponte sospeso a campata unica con doppia carreggiata e impalcato stradale La ferrovia, che intende riutilizzare Eurolink (Leader Webild), non ha mai presentato i dati tecnici, economici e finanziari per il progetto definitivo, redatto e richiesto nel 2010 . Nel 2013 né i tempi né il progetto hanno superato la fase finale della valutazione di impatto ambientale del governo Monti.

Funziona a spese delle finanze statali

Inoltre: a fronte del duro costo preventivo delle opere stimato in 8,5 miliardi di euro nel 2010, il finanziamento dell’opera è stato escluso nel 2021 da un apposito gruppo nominato dall’allora ministro delle Infrastrutture Giovannini, perché non consente di prevedere diversi canoni a carico degli utenti della linea di transito breve e relative opere che autorizzano il funzionamento finanziario del progetto: d’altra parte, due giornalieri Quelli che si spostano tra le coste sono già 4500 persone e 76,2 persone. % dei viaggi passeggeri sono locali e senza auto. Ciò significa che la costruzione di un progetto così costoso è in fase di realizzazione e, mentre è pienamente operativa, interamente a carico delle finanze pubbliche è coperto.

Per non parlare del fatto che l’intera area dello Stretto di Messina è compresa in due importanti Zone di Protezione Speciale, per le quali nel 2013 la Commissione VIA del Ministero ha espresso un netto parere negativo sulla tutela dello Stretto di Messina. , un punto di passaggio molto importante per uccelli e mammiferi marini, ha una delle più alte concentrazioni di biodiversità al mondo. Questo sviluppo non può essere interpretato come violenza nella regione e contro i civili. Dalle valigie disfatte di Pirelli a Italcementi ed Enichem, i fallimenti degli ultimi cinquant’anni ci hanno insegnato qualcosa. Almeno queste scommesse dovrebbero essere lasciate al mercato azionario e ai giocatori. Come dice Vendola, un ponte che collega due tragedie, ma uno sviluppo economico sostenibile non richiede preghiera ed evangelizzazione o chiese nel deserto.

Prepariamoci a proteggere la dignità del nostro Paese.


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