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Nessun assegno Papa Blue. Anche il Santo Padre resta “vittima” dell’ultimo provvedimento di Twitter. Dal 2009 l’emissione di “assegni blu” che confermano l’autenticità dei profili delle celebrità viene effettuata solo con il pagamento di un “abbonamento” di 8 euro al mese. Una cifra non pagata dal presidente Usa Biden o dal suo omologo russo Putin, che ha subito la stessa sorte del pontefice. A differenza della star dell’NBA LeBron James e dell’autore Stephen King, o del Dalai Lama nel regno religioso. Ma chissà perché sono riusciti tutti a sfuggire alla “riduzione” applicata a Francesco.

Il profilo Pontifex, lanciato dal predecessore di Benedetto XVI, conta attualmente 19 milioni di utenti. E per questo ha deciso di opporsi alla decisione del social network e ha fatto di tutto per riconquistare il riconoscimento. Probabilmente sfrutta la natura profondamente cattolica del proprietario, il miliardario Elon Musk. Lo scorso luglio il Papa ha ricevuto un’udienza privata con la sua famiglia. “Stiamo aspettando di conoscere la nuova politica della piattaforma. Ma noi pensiamo che siano account autentici”. Così la Santa Sede, dove Musk ha spiegato di dover agire contro la diffusione di profili fake.

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