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GENOVA – Oggi, ad appena un anno dalla morte del marchese Stefano Durazzo, ci riesce sempre più difficile credere che Stefano non ci sia più. Sì Stephanos perché lo chiamavamo e lui ci chiamava come volevamo senza vari titoli nobiliari.

L’importanza della generazione non rende importante l’individuo, ma la dignità e la nobiltà della sua vita.

Sì Stefano o Marchese Stefano Cesare Durazzo era veramente nobile e vogliamo ricostruire nuovi modi di vita per aggiungere o sottrarre l’armonia o le distonie delle situazioni o eventi unici che abbiamo vissuto con lui.

Invece no!, ricordiamo Stefano come un uomo umile che ha contribuito a dare ragione di esistere a ciò che è unico e nobile.

Stefanos è stato ricordato anche dal suo successore cattolico e amica di lunga data, la signora Chiara Margherita Mazza. Per commemorare la sua morte organizzò un concerto di musica classica al piano nobile del Palazzo della Meridiana alla Ponente, alla presenza di amici e conoscenti di Stefano.

In questo contesto, questo scritto si scusa per precedenti informazioni errate sui rapporti della signora Mazza con il marchese di Durazzo, che provenivano da una fonte poi rivelatasi inaffidabile e fornita di enorme materiale commovente. Licenziato come cattiva illuminazione. E l’eredità dei beni immobili ricevuti dall’erede: contrariamente a quanto scritto in precedenza, la signora Chiara Margherita Mazza aveva una sincera amicizia con il marchese Stefano Durazzo da più di dieci anni e partecipò al funerale e gli fece un dono. Un ultimo saluto.

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