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“A Cagliari, per indicare quello che accade da tempo, dice Fabbrica di Sant’AnnaPerché se ne accorge Chiesa del suo quartiere storico Stampalo Iniziato nel 1785 e completato nel 1938, fu distrutto Bombardamenti del 1943 e riaperta al culto (questa volta dopo un rapido restauro) nel dopoguerra.
Il detto popolare calza a pennello con la situazione delle centinaia e centinaia di buste di plastica che continuano a marcire sulle rive della spiaggia del Poetto, alcune intatte, altre meno. Un anno fa Sembra che siamo arrivati alla fine Questa patetica telenovela”.
L’Autorità Portuale di Cagliari – Polizia di Stato e Polizia Marittima ha infatti risposto e provveduto alla quarta richiesta di accesso dei cittadini, di informazioni ambientali e di adozione delle necessarie misure di sanificazione ambientale inviata dall’Associazione Ambientalista Grupo di Intervento Giuridico (Grig). Dati che possono indicare la prossima soluzione ambientale critica.
“In primo luogo, ha confermato che ‘nell’ambito del suo privilegio, (…) ha già fornito le informazioni all’autorità giudiziaria competente’.
Inoltre, la Regione Autonoma della Sardegna – DG Enti locali, a seguito di apposita conferenza dei servizi, “Delibera n. Aree di mare nella zona del Poetto del comune di Cagliari, per proseguire la rimozione dei sacchetti di plastica, in ottemperanza alle disposizioni adottato nella conferenza in questione”.
In precedenza, la DG OTA – Dipartimento del Demanio e del Patrimonio “con Ordinanza n. Rappresenta 1744/19992 del 20.05.2021, … soci il Lido srl, disponeva la messa in sicurezza delle aree interessate e la rimozione delle materie plastiche” e , dopo varie conversazioni, “Poetto di Cagliari – Deflusso buste di plastica” ha presentato il progetto. Piano delle modalità di intervento per i lavori di rimozione “Il Lido” sulla spiaggia antistante il bagno – relazione tecnica, poi approvato con prescrizioni (rimozione totale sacchi di nylon e relativi elementi, rimozione con procedure speciali per rifiuti speciali, impianto ufficiale di destinazione finale ).
Tuttavia, un anno dopo, questi resti di borse di nylon sono ancora sulla riva.
Al Grig hanno partecipato, quindi, la Guardia Costiera, il Comune di Cagliari, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, i Carabinieri del Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali, il Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale.
La Procura del Tribunale di Cagliari è stata nuovamente informata di eventuali aspetti penali dello smaltimento dei rifiuti (Arte. Decreto Legislativo n. 256. 152/2006 e successive modifiche) e violazione dei confini paesaggistici (art. Codice 734 Penna., D.Lgs. 181. 42/2004 e successive modifiche)
“Lo sanno tutti, finora nessuno è intervenuto in modo concreto e deciso per la sanificazione dell’ambiente, ma forse la rimozione della plastica dalla spiaggia del Poetto e dal mare è sempre più vicina.
Infatti, ormai i sacchetti di plastica viziati e scartati sono “rifiuti” e vanno quindi smaltiti con le precauzioni e le modalità prescritte, e rappresentano ormai un evidente pericolo per i bagnanti. Ora non è altro che immondizia, un altro oltraggio su un bel chilometro di spiaggia Cattiva gestione Negli ultimi decenni, campioni di sabbia precedenti e recentemente datati Restauri catastrofici, rugosità, ruvido.
Un vero gioiello ambientale sottoutilizzato.
È finalmente arrivato il momento di voltare pagina, ognuno fa la sua parte e chi è dovuto paga.
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