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L’AQUILA – I costi sono triplicati negli ultimi tre mesi, arrivando a 150.000 euro, contro i circa 50 pagati prima del picco.

Anche a L’Aquila l’alto costo dell’energia minaccia istituzioni storiche che negli anni hanno affrontato molte sfide, come il supermercato Gallucci di Raffaele Galluci nel famoso centro commerciale vicino all’ospedale “San Salvatore”. L’ultimo colpo.

Solo il quindicesimo grido di avvertimento di qualcuno che cerca di sopravvivere contro mille e una probabilità. Così, mentre la situazione nel Paese si fa sempre più drammatica e diverse aziende in città stanno pensando di chiudere, Galucci fa una proposta.

“Tutti, imprenditori e cittadini, hanno un problema. Da piccolo imprenditore ho pensato umilmente a una possibile soluzione: dovremmo iniziare con il TAEG, far pagare le bollette con il mutuo. Lo stato può prendere mega mutui attraverso il sistema bancario e garantire la differenza. Con mutui da 1 a 20 anni che danno respiro a cittadini e imprese e tanti rateizzabili. Questo grande affare può essere fatto solo dallo Stato, perché le banche non prestano ai privati.

“Si eviterà quindi un vero e proprio collasso economico, del resto lo prevedono statistiche e calcoli: finora i pagamenti in eccesso hanno portato al licenziamento di 900.000 lavoratori, e si stima possa arrivare a cinque milioni. Stimiamo che lo stato spenderà 30-34 mila euro in cassa disoccupazione per due anni per ogni disoccupato.Tenendo conto, 60 mila euro dovrebbero essere dati a 5 milioni di persone.Lo stato pagherà gli interessi solo con il metodo che ho suggerito.E questo sarà una dose gestibile per noi. Continueremo a riscuotere tasse, dazi e altre tasse. Il risultato non sarà così disastroso come appare ora”, conclude.

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