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Abubakar Sumahoro, parla di “testardaggine”. Il governo ha dovuto chiudere un occhio sulla variabile facoltativa del rispetto dei regolamenti richiesti alle ONG come capriccio politico. Alla domanda sulla gestione dei flussi migratori e sulla linea di legalità seguita dall’esecutivo, i parlamentari ivoriani hanno nuovamente scelto la strada del confronto e hanno chiesto nuovamente. “Sembra che alcuni rappresentanti di questo governo stiano ancora pensando alla campagna elettorale, che in nessun caso dovrebbe entrare nella pelle della gente. In passato, i lavoratori erano ex sindacalisti incaricati di fare campagna sui temi dell’immigrazione.
Attacco di Sumahoro
“Avviso ad alcuni componenti dell’Esecutivo che la campagna elettorale è terminata e tutti sono obbligati ad agire secondo quanto previsto dagli obblighi assunti da quando hanno prestato giuramento alla nostra Costituzione. “Il nostro Paese, a livello di Costituzione e di diritto internazionale, in questo caso, in termini di tutela dei diritti umani e di salvataggio delle persone”, ha insistito Soumahoro in un’intervista all’Adnkronos.Così, i parlamentari hanno iniziato a difendere con forza le Ong, anche a spese di lancio Accuse nell’operato delle autorità italiane.
Versione inaccettabile
“Le ONG non devono salvare vite umane, lo Stato dovrebbe. Ma quando lo Stato non può assumersi tale responsabilità, penso che dovrebbe ringraziare le ONG per aver salvato vite umane nel Mediterraneo”, ha affermato. Membro del Parlamento del Gruppo Misto. Ma chi ha detto che le autorità italiane non hanno adempiuto ai loro doveri di difesa? Quando è stato costruito e da chi? L’affermazione è preoccupante, soprattutto perché proviene da un rappresentante delle organizzazioni. Al contrario, la Guardia Costiera italiana è costantemente attiva e salva centinaia di vite. Secondo Soumahoro, però, il problema è il tentativo del governo di regolamentare le attività delle Ong in mare.
Errori della sinistra
“Se il ministro dell’Interno e delle Infrastrutture dice qualcosa che non sappiamo, ci viene chiesto di condividerlo con noi, per capirne la causa, altrimenti non capiamo questa rabbia”, si era scagliato prima. Verdi-Un rappresentante dell’Alleanza della Sinistra Italiana. L’onorevole Adnkronosa ha ribadito la necessità di un “impegno europeo” in cui l’Europa, con il nostro Paese, “salvi vite e condivida il progetto con i Paesi africani e migrazioni, migrazioni e non solo perché abbiamo un destino comune”. Le decisioni dei parlamentari sono però in contrasto con le prescrizioni di attualità e di sinistra che non prevedono accordi definitivi con i Paesi da cui partono le navi.
“Chiedo sempre impegno a livello europeo, ma finché vige la regola di Dublino si tornerà alla prima tappa. Adesso vogliamo vedere i fatti e gli eventi, chi arriverà in Italia, che dovrebbe essere mi è chiaro. La responsabilità del nostro Paese è diventata una specie di porto, ma questa apertura è tutto. Dovrebbe coincidere con l’apertura dei porti europei. Ed è esattamente l’opposto del Trattato di Dublino. Diverso l’ordine del giorno ma l’indirizzo della maggioranza, il governo sa infatti che un emendamento al Trattato di Dublino non cambierà nulla o quasi. Invece, le uscite dovrebbero essere chiuse e la priorità dovrebbe essere data ai corridoi umanitari.
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