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Vicesindaco nel programma commemorativo

Di Mascarella 46 anni fa. Francesco Lorusso, studente di 24 anni, fu ucciso durante una manifestazione l’11 marzo 1977. Come ogni anno, attivisti e amici si sono dati appuntamento davanti al luogo della tragedia per ricordare Francesco. Il vicesindaco Emily Clancy ha partecipato e ha deposto una corona di fiori a nome della società.

Anni dopo, nel monastero di Ronzano, Massimo Tramontani, fratello della vittima Giovanni, conobbe carabinieri praticamente coetaneo, studente di medicina, fucilato dal combattente di Lotta Continua. John, Morì dopo una lunga malattia Ottobre 2022 a Forlì

Tante le proteste: “Questa mattina qualcuno ha litigato violentemente e ha insultato il nostro vicesindaco, dico a queste persone di non farci paura”, ha scritto il sindaco sui social. “D’altra parte, tutta la nostra vicinanza e collaborazione va alla famiglia e agli amici di Francesco. Il mio sostegno e la mia sincera solidarietà va a Emily”.

“L’11 marzo 1977, a Bologna – ricorda il sindaco – uno studente di 25 anni, combattente di Lotta Continua, fu ucciso dai Carabinieri. Tre anni prima che io nascessi e quattordici anni prima che nascesse Emily. Per questo Per questo, o forse più di ogni altra cosa, è importante ricordare questa storia per i giovani che sono morti. Lo speriamo, soprattutto perché oggi indossiamo il nastro tricolore e continueremo a farlo”.

Clancy: “Capisco la rabbia di chi ancora non capisce”

“Ogni anno, un giorno in più, per tanti bolognesi vissuti allora e dopo, la città è ancora lì, circondata da questi cerchi di gesso intorno ai segni dei proiettili, testimoni di una profonda ingiustizia – ha scritto sui social il vicesindaco – io non mi stupisco, ma capisco la rabbia di chi ancora non capisce cosa sia successo, espressa da alcuni intervenuti questa mattina alla cerimonia funebre. Lorusso è stato “ucciso dalla brutalità armata del regime”. le istituzioni a rispondere e l’università a partecipare alla mia memoria Ignorare i fatti è un’altra lesione alla memoria della nostra città e invece la memoria è uno strumento collettivo, non appartiene a nessuno, è dovere di tutti noi Francisco. , live nei giochi».

Scontri e carri armati in città

Era una mattinata tesa nel recinto universitario, ma dopo la morte di Lorusso gli scontri si fecero più intensi: scene di guerriglia urbana con barricate e arrivo di blindati e carri armati.

Chiusa anche la radio regionale concorrente Radio Alice, con sede in via del Pratello. Il narratore è stato arrestato.

(Foto di Flash Giovanni)

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