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Feriti “Inciampare” a Firenze. “Un gravissimo oltraggio alla memoria della Shoah. Chi distrugge le mura insulta Firenze ei suoi cittadini”. Sono le parole di Maria Federica Giuliani, consulente per la cultura della memoria, commentando il danneggiamento del “blocco” posto sul selciato dell’Aretina 131 in memoria di Bruno Corsi, deportato a Falingbostel nel 1944 e ucciso a Braunschweig.
La targa metallica con il nome di Corsi davanti a casa sua è stata prima graffiata e raschiata, poi verniciata a spruzzo. La pietra è stata posta una settimana fa, il 13 gennaio. Insieme ad altre pietre dedicate alle vittime delle deportazioni naziste e fasciste.
“Quando gli operatori comunali si sono recati nella zona per ripulire il vandalismo, hanno scoperto che era già stata ripulita dai cittadini che vi abitavano – ha detto l’assessore Giuliani – e li ringrazio per il loro senso civico”.
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