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Di Maio sarà inviato in Ue per il Golfo. La decisione è stata presa “dopo un’attenta riflessione”, che ha portato l’ex ministro e leader del M5S a essere considerato “il candidato più idoneo” a ricoprire l’incarico. Lo stesso Josep Borrell lo ha affermato direttamente nella sua lettera agli Stati membri.
Fondamentale per Di Maio, scrive l’Alto rappresentante di Bruxelles, ha ricoperto la carica di ministro degli Esteri. Secondo lui, questo gli ha dato il “necessario profilo politico a livello internazionale”. Inoltre, intrattiene “ampie relazioni con i Paesi del Golfo”, che “le consentono di cooperare con gli attori rilevanti a un livello adeguato”.
“Dobbiamo mantenere lo slancio del nostro maggiore impegno con il Golfo”, ha affermato Borrell. Di Maio, con il sostegno di Bruxelles, supervisionerà “l’attuazione della nostra cooperazione strategica con i nostri partner del Golfo”. Ha in programma di impegnarsi per i prossimi 21 mesi, almeno inizialmente. Inizia il 1 giugno 2023 e termina il 28 febbraio 2025.
Pertanto, per lettera, Di Maio partecipa alla selezione. In primo luogo, ha battuto altri contendenti per la nomination. Il processo deve ancora essere completato nella riunione del Consiglio Relazioni Estere di domani a Lussemburgo. Ci vorrà infatti del tempo prima che la candidatura venga accettata da tutti i 27 stati membri.
Ma proprio in quel momento iniziarono i disaccordi nel governo. “Gli italiani – sottolinea la Lega – hanno scelto il centrodestra. Per quanto riguarda Bruxelles è un gesto vergognoso che umilia l’Italia e migliaia di diplomatici intelligenti”. Tajani, l’attuale proprietario della Farnesina, aggiunge che “Di Maio non è stato mostrato dal governo italiano, ma da Draghi”.
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