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Bruno Canino, uno dei più grandi pianisti italiani di tutti i tempi, torna con l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Langetta domenica 9 e lunedì 10 ottobre (ore 21) nella sala di Santo Stefano al Ponte, Firenze (ore 21:00 – uscita via Piazza S. Stefano – Por S. Maria – Firenze).
Sul recto “Concerto per pianoforte n. 24 in do minore, K 491 di Wolfgang Amadeus Mozart”, uno dei migliori interpreti di Canino. Una partitura complessa che contrappone solista e orchestra in un’intensa dialettica: Mozart mette da parte il suo stile audace e l’utopia illuminista per esplorare gli angoli bui della vita alla ricerca dell’unità. La Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven chiude il programma con un’architettura stravagante, fragorosa e maestosa dipinta da Allegretto, che celebra i suoi successi nel corso dei secoli.
Il prezzo del biglietto è di 20 euro. Prima delle vendite online Billton, presso Box Office Toscana Points e Opera Your Preview – via Por Santa Maria 13, Firenze. Sconti per gli studenti over 65 titolari della Firenze Card del Comune di Firenze e soci Unicoop Firenze.
Allievo di Vincenzo Vitale ed Enzo Calais al pianoforte e di Bruno Bettinelli alla composizione, Bruno Canino ha alle spalle 60 anni di carriera durante i quali ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ugi. . Andras Schiff e Victoria Mullova.
Si dedica soprattutto alla musica contemporanea, collaborando con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Silvano Busotti, tra gli altri, eseguendo molte delle sue opere nelle sue prime mostre. Ha suonato con orchestre quali Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Filarmonica di Berlino, New York Philharmonic, Philadelphia National Orchestra, diretta da Abbado, Muti, Chailly, Savalisch, Berio, Boulez. Francia. Insegnò per 24 anni al Conservatorio di Milano e al suo importante repertorio – Debussy, Casella, Mozart, Chabrier, Bach…- si aggiunsero due libri: “Vademecum del Pianista da Camera” e “Senza Musica”. Rivela i retroscena della carriera del musicista con arguta ironia.
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