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Abbiamo intervistato Andrea Pisanu. Classe 1982, l’ex trequartista ha giocato in carriera con Cagliari, Siena, Verona, Parma e Bologna. Ha esordito in Serie A con il Cagliari a 16 anni nella stagione 1998/1999. Nel massimo campionato ha brillato con la maglia del Parma. In gialloblu ha giocato per cinque stagioni, giocando in Coppa Uefa, collezionando 104 presenze e segnando 11 gol. Dopo periodi all’estero con Montreal Impact e Sliema Wanderers, si è dedicato alla carriera di allenatore. Pisanou è stato finora seduto sulla panchina dell’Hibernians, detentore del titolo nazionale maltese.

Sei cresciuto nelle giovanili del Cagliari, la tua città natale, e hai esordito in Serie A a soli 16 anni. Come ti sei sentito all’esordio contro la Juventus? Vuoi collegare ulteriormente la tua carriera con Rosoblu?
Sono di Cagliari e ho fatto tutto l’iter nella zona giovanile di Rosobello. A 16 anni ho esordito in Serie A contro la Juventus allo Stadio delle Alpi di Torino: quel giorno non ero emozionato, solo dopo ho capito l’importanza di quei momenti e di quello che è successo davvero. (…) È stato un anno davvero meraviglioso. Il Cagliari sarà sempre nel mio cuore, mi ha regalato un sogno. Sono grato per la mia città. (…)

Hai trascorso gli anni fondamentali della tua carriera da calciatore al Parma. Che ricordi hai dell’esperienza emiliana?
Ho giocato in Serie C con il Varese, dove siamo retrocessi in D agli spareggi senza stipendio, e la stagione successiva sono stato in Coppa Uefa con il Parma. Una scoperta davvero incredibile per me. Il Parma mi ha dato tutto, sono arrivato ragazzo, sono partito uomo. In gialloblo ho trovato continuità e mi sono affermato in Serie A con grandi campioni.(…) Era una squadra giovane ma forte: Frey, Morpheo, Bonera, Gilardino, Bresciano, ecc. Innanzitutto devo ringraziare il Sig. Baldini, un grande uomo dai grandi valori che mi ha sempre ispirato e mi ha dato la possibilità di esprimere al meglio le mie potenzialità. Grazie a lui non cercavo più un alibi, e ho fatto una svolta mentale. Per me è stato un grande maestro.

La Serie B quest’anno è molto competitiva: secondo voi Cagliari e Parma hanno le carte in regola per tornare subito in prima divisione?
Penso che entrambi saranno i protagonisti di questa stagione. Hanno giocatori forti e un allenatore ben qualificato, che sono sicuramente tra i principali candidati alla promozione in Serie A. La Serie B è dura e complicata, ma Cagliari e Parma sono le mie squadre preferite e spero tornino presto nel massimo campionato.

E’ doveroso evidenziare la corsa fallita della Juventus in Serie A, cosa ne pensa? Allora qual è la tua squadra preferita per vincere lo scudetto?
La “Juventus” sta giocando al di sotto delle aspettative, soprattutto per quanto speso in estate. Allegri ha vinto tanto in carriera ed è un allenatore internazionale. Quest’anno la squadra sembra voler offrire un tipo di calcio difficile da guardare. I bianconeri devono essere più elastici e tornare a giocare con la voglia di dominare il campionato. Sono ben qualificati, forse mancano della passione necessaria. I favoriti per lo scudetto sono il “Napoli” che sta facendo vedere un buon calcio e il “Milan” che si sta imponendo ai massimi livelli. Poi il campionato sarà lungo e ovviamente sorprendente.

Quest’estate sei stato nominato allenatore dei detentori del titolo maltese Hibernians. Come sta andando la tua nuova avventura, quali sono i tuoi obiettivi per la stagione in corso?
Sono passato dal bagaglio delle vacanze a una valigia per la qualificazione alla Champions League con gli Shamrock Rovers. Purtroppo abbiamo subito la doppietta contro il Riga in Conference League, ma giocare in Europa è sempre bello. Abbiamo dei punti in campionato, ma non possiamo pensare di iniziare un nuovo ciclo tra un mese. Sono tranquillo perché il gruppo è ben assemblato e la società ha piena fiducia in me. Dobbiamo avere la volontà di dimostrare che siamo ancora migliori. Quando vinci, l’anno successivo è un anno difficile. Devi lavorare sodo e fare del tuo meglio, dico sempre ai ragazzi di non perdere tempo!

Hai un modello di allenatore che ti ispira, quale calcio preferisci?
Sono ispirato al 100% da Bielsa da quando alleno. La grandezza di un allenatore sta nella sua forte convinzione in ciò che trasmette ai suoi giocatori. Gli allenatori di mentalità aperta possono rimanere al top del loro gioco più a lungo. Dovresti sempre dare il massimo e non considerare mai il fallimento come un fallimento. Non considera solo il risultato, ma come ci arrivi. Solo i vincitori non sono buoni. Bielsa è ricordato come uno dei più grandi allenatori del mondo e non ha mai vinto nulla. Tuttavia, cambierà squadra e migliorerà i suoi giocatori e questo farà sicuramente la differenza.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Voglio continuare a divertirmi con lui e crescere come allenatore. Voglio esercitarmi fuori Malta, ma prima voglio fare un viaggio significativo qui. Negli ultimi anni ho studiato psicologia e comunicazione, non solo tecniche. Dico sempre: “Se non credi al messaggero, non credi alla notizia”. Ai giocatori dovrebbe piacere vincere, ma a me non piace vincere. (…) Voglio tornare in Italia, ma sono molto interessato all’Inghilterra. La cosa principale è che posso sempre esprimermi.

Articolo completo e fonte: https://news.superscommesse.it/calcio/2022/09/andrea-pisanu-a-supernews-bielsa-fonte-di-ispiration-malta-palestra-di-vita-e-di-calcio-cagliari-e- drill-the-heart-teams-504264/


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