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Ieri è stata una giornata complicata per il tifo azzurro organizzato. Il silenzio è stato intenso per tutta la partita, iniziata nel pomeriggio con una protesta a piazzale Techio, sfociata in alcune risse tra gli stessi tifosi in angolo. Tutto contro Aurelio De Laurentiis e la sua politica dei prezzi: è impensabile che gli Ultras facciano pagare 90 euro per un biglietto in una zona popolare.
Il messaggio all’azienda è molto chiaro e può essere interpretato così: ormai siamo probabilmente all’orizzonte di picchi storici in termini di finalità sportiva, e quindi i prezzi volano. Ma cosa succede quando le vittorie tanto attese non arrivano? Lo stadio si svuoterà, gli ormai famigerati “occasionali” torneranno a guardare passivamente le partite dal divano di casa, e saranno gli unici rimasti negli angoli: gruppi organizzati.
De Laurentiis dice: ‘I ragazzi vedono droga e armi in campo’
Allora perché ignorare completamente la loro esistenza e cercare di spingerli più lontano dagli spalti? Semplicemente, perché storicamente De Laurentiis non gli è mai piaciuto. suo presidente Napoli Calcio Hanno ripetutamente espresso il loro disappunto nel corso degli anni, a volte in pubblicazioni borderline. Per l’ultima volta, a margine di una giornata di guerriglia, erano presenti anche i tifosi tedeschi dell’Eintracht. “Il tifo dovrebbe essere sano. “Famiglie e bambini vanno allo stadio per non dover mostrare cocaina, fumare marijuana, brandire una pistola o siamo il Napoli.
Parole che non lasciano spazio a interpretazioni e i Prezzi dei biglietti Napoli – Milano La Champions League è una diretta conseguenza del pensiero di Aurelio. Il presidente azzurro sta sfruttando lo slancio della vittoria della sua squadra per lanciare proteste organizzate. non dimenticare Modalità d’uso, a causa delle sue rigide regole, è stato oggetto di accesi dibattiti sin dalla scorsa stagione. Negli anni, De Laurentiis parla di come voglia trasformare l’ex San Paolo più vicino a un teatro (o meglio a un cinema) pur puntando sul famigerato “stadio virtuale”. Da anni, infatti, le amichevoli estive del Napoli sono in pay-per-view: ogni estate i tifosi azzurri devono spendere 40-50 euro oltre al consueto prezzo mensile delle varie tv per vedere i propri beniamini anche sotto l’ombrellone. Abbonamenti digitali e satellitari.
“Dammi una moneta, guarda il cammello”
Del resto “paga i soldi, vedi il cammello” è una frase storica che De Laurentiis ha ripetuto più volte nei suoi discorsi ufficiali. Certo, il presidente non ha vacillato da questo punto di vista. A livello aziendale il ragionamento fila liscio: cresce l’azienda di Napoli, quindi salgono i prezzi di qualsiasi mondo azzurro. Adesso la maglia ufficiale costa 125 euro, e il biglietto per i quarti di finale di Champions League 90 euro.
Tuttavia, ieri il gruppo non ha aiutato il suo presidente. Senza gli assordanti applausi di Maradona, la folla allo stadio sembrava annoiata da pensieri confusi e quasi disillusi. Giocano in modo completamente diverso rispetto a una stagione trionfante. Partita da dimenticare per Di Lorenzo e altri contro questo Milan, se ripeteranno la prestazione dell’andata di coppa purtroppo i 90 euro saranno ancora più difficili da digerire.
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