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Via libera alla Camera: l’Italia continuerà a sostenere Kyiv inviando armi. La Camera dei Rappresentanti ha approvato una proposta avanzata dalla maggioranza di centrodestra in merito al conflitto in Ucraina. La petizione prima firmata da Giulio Tremodi aveva già ricevuto un parere positivo dal governo. Il via libera della questione e il modo in cui l’opposizione ha votato a favore di alcune parti del documento. In reciproca assenza, le proposte del Pd e del IV-Movimento sono state deferite all’Assemblea dal potere esecutivo presieduto da Giorgi Meloni. Bocciate, invece, le risoluzioni presentate dal M5S e dalla coalizione Verde-Sinistra.
L’Ucraina è d’accordo con la maggioranza
La proposta aveva poco valore politico, ma anche la posizione del Paese negli affari internazionali. Il documento votato in aula prevedeva anche la prosecuzione delle spedizioni di armi a Kiev. Così, con 241 voti a favore della Camera, il governo si è impegnato a promuovere iniziative per colloqui di pace “equi e sostenibili”, a favorire la riapertura dell’Onu, a favorire il rispetto del Trattato sul Grano, a lavorare per la sua Ue militare. Gli impegni, approvati con meno di 200 voti, includevano il sostegno alle infrastrutture ucraine, l’estensione delle spedizioni di armi fino al 2023, l’attuazione della bussola strategica all’interno della NATO e l’aumento delle forze armate al 2% del PIL. La spesa è un modo per affrontare la crisi energetica.
È stata inoltre adottata parte della proposta di Azione IV, esclusa la parte che richiedeva al governo “attività di sostegno economico e militare incondizionato per il popolo di Kiev e dell’Ucraina, insieme alle azioni intraprese e alle misure adottate”. L’esecutivo, guidato da Mario Draghi, invia nuove attrezzature militari e informa regolarmente il parlamento delle decisioni da prendere. Il governo, infatti, non ha accolto la chiamata dei terzi politici ad approvare la loro proposta e quella del Pd: la maggioranza, dunque, si è tenuta lontana dalle due proposte. Di conseguenza, il Pd ha preso le distanze dalla proposta di una maggioranza e di un terzo polo. Solo Iv-Azione e Più Europa hanno votato a favore di tutte e tre le proposte riferite al sostegno militare a Kiev.
Ucraina, sala Boccia 5s e Verdi
La proposta di Five Star è stata respinta con 193 voti contro 46. Bocciata anche la proposta della coalizione Verde-Sinistra, con 54 voti a favore e 54 contrari. M5S ha chiesto al governo di “presentare davanti alle aule parlamentari un indirizzo politico da adottare in relazione ai forum internazionali sul conflitto Russia-Ucraina, compresa l’adozione di un indirizzo politico in relazione all’eventuale spedizione di rifornimenti militari”. L’ha ideata lui». Lo schiacciamento dei modelli a cinque stelle ha portato a una risposta critica del leader 5S Giuseppe Conte. Parlamento e fatti vedere», attaccando l’ex premier e andando in aula.
Tajani: “Ordine per espandere presto le armi a Kiev”
Intanto, sempre in tema di sostegno a Kiev, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al termine di una riunione ministeriale Nato a Bucarest, ha annunciato che presto darà la decisione al gabinetto di “prolungare i tempi per le decisioni già prese”. Il 31 dicembre scade il termine per un’eventuale fornitura di equipaggiamento militare all’Ucraina, che, ovviamente, lascia sempre il parlamento. dovrebbe essere accettato.
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