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“Ci sono state molte scene di pianto e disperazione all’ingresso in coda. Molti precari hanno lasciato la fabbrica in lacrime dopo aver appreso la notizia e alcuni hanno già svuotato gli scaffali. Parliamo di persone che lavorano in Tirso da molti anni e sono professionalmente affidate ai dipendenti Tirso. La maggior parte di questi lavoratori sono donne”. Così Andrea Rizzo, segretario regionale della UILTEC (Tessile, Energia, Chimica) del Friuli Venezia Giulia, ha spiegato la riduzione di 47 colleghi del sito Tirso di Muggia, licenziati a fine dicembre per non essere rinnovato per altri 11 mandati.. Controllato.
Ma, aggiunge Rizzo, il problema della cassa integrazione non si esaurisce con i precari, ma è più di un timore che minaccia i restanti 197 impiegati e lavoratori. “Il piano industriale/operativo che ci ha dato l’azienda è per la riduzione dei costi: è triste dare questi numeri – perché si tratta di persone – ma la riduzione di 47 precari costerà all’azienda circa 2,2 milioni. Risparmio.”
“Si tratta di un forte calo della produzione a circa 8.000 chilogrammi al giorno, rispetto ai circa 13.000 prodotti in passato”, continua Rizzo. Ora a noi il compito di verificare e capire le prospettive future dello stabilimento Tirso”, -50%, tenendo conto che la crisi è nata a seguito dell’esplosione dei costi energetici con la riduzione della produzione di tende da sole del 10%. -30 % su mancata accettazione merce per 5,5 milioni di euro da altri produttori e da alcuni clienti.
Il segretario della Uiltec ha detto che la questione della fattibilità del progetto sarà al centro di un’assemblea dei lavoratori che si terrà mercoledì prossimo presso lo stabilimento. C’è una situazione sociale che aggrava il problema dell’occupazione femminile».
[c.s.]

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