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La legge è uguale per tutti, i partiti di sinistra dovrebbero dimettersi. Il rave party di Modena monopolizza la conversazione mediatica con fuorilegge e sinistra. Il governo Meloni ha voltato pagina, la leadership di Lamorges è ormai un lontano ricordo: sono iniziate le espulsioni nonostante le proteste dei soliti sospettati. Nel modo in cui si tengono i comizi e negli avvisi inviati in questura la legge è uguale per tutti e tutti devono rispettarla”, l’analisi di Fabio Rampelli su Mike dell’Agorà.

Piantedosi sviluppa una presa sui rave. Ma il Pd li difende

Rave party tra Predappio e Rampelli

Modena non è solo un rave party. Polemiche anche Predappio, spettacolo con 2.000 nostalgici fascisti. L’omaggio a Mussolini si chiude con gli auguri dei romani: “Respingo il governo di centrodestra e il tentativo di entrare in contatto almeno con i fratelli italiani”, il chiarimento della quota FdI da parte del vicepresidente del parlamento.

Rampelli ha ribadito che “queste date sono i fiori dei sindaci comunisti che usano queste date per risparmiare soldi locali” e presto ha aggiunto: “Non capisco perché Enrico Letta dichiari la sua nostalgia durante la sua manifestazione in piazza del Popolo. . Esibizione del comunismo , bandiere dell’URSS Rimuovere le bandiere senza l’intervento di nessuno da parte dell’organizzazione del PD. Classico doppio standard del PD, niente di nuovo.

Il braccio destro di Giorgia Meloni ha poi spiegato senza mezzi termini che le esibizioni dei fratelli italiani “sono accompagnate dalla nostalgia di una porta diversa da Predappio”. Un altro allontanamento da FDI, nonostante le solite sterili polemiche di sinistra disperata, è pronto a difendere i partiti pazzi per attaccare il governo legittimamente eletto eletto da milioni di italiani.

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