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Una nuova generazione di attivisti sta tornando alla distruzione dell’edificio storico. Questa volta hanno preso di mira il palazzo del Consiglio Regionale della Toscana nel centro storico di Firenze. Nei giorni in cui l’Italia era sotto pressione da parte degli anarchici e in questo senso tutte le tensioni erano dirette verso un aumento della violenza, i semplici ambientalisti volevano ricordarci che esistevano anche loro. Sono solo quattro le persone che questa mattina hanno subito il blitz a Firenze e tutte sono state arrestate dai Carabinieri e mandate in Magistratura in stato di libertà.

Anche il vandalismo ambientale dell’ultima generazione tra gli anarchici per Cospito

Gli autori dell’incidente hanno 21, 23, 42 e 21 anni. Dopo che l’edificio è stato profanato, quattro attivisti si sono seduti davanti alla sede del consiglio con uno striscione con la scritta “Stop ai sussidi ai combustibili fossili dell’ultima generazione”. Gli estintori utilizzati per spegnere l’edificio sono stati sequestrati dai Carabinieri della Provincia di Firenze. Successive indagini hanno rivelato che il 22 gennaio scorso una donna e un uomo di 21 anni hanno vandalizzato la sede regionale del MEF, e questo è già stato denunciato. Proibito di tornare nel capoluogo toscano fino al 2026 dal Preside di Firenze, questo è stato ignorato, peggiorando ulteriormente la sua posizione a corte.

Il Consiglio Regionale della Toscana fu ospitato rispettivamente nei secoli XVI e XVII in Palazzo Panciatchi e Palazzo Caponi-Covoni. Quindi, ancora una volta, l’attacco al patrimonio artistico del nostro Paese è arrivato dalle ultime generazioni, che pur continuando a difendersi, hanno detto di usare “vernice lavabile”, che in realtà si scioglie in acqua. Fuori dall’acqua, la cicatrice lasciata dal gesto sulla civiltà.

La presenza di un importante attivista del Nord Italia al convegno dell’Opera di sabato scorso testimonia che la visione dell’ultima generazione di attivisti sta diventando sempre più confusa, in quanto più vicina alle idee degli anarchici. “Sono qui come persona in sciopero della fame, come persona che agisce in modo completamente non violento contro un regime completamente disumano come il 41bis e l’ergastolo”, ha detto.

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