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Milano, Bologna e Roma sono le città universitarie più costose. Secondo una ricerca di Facile.it e Immobiliare.it, i prezzi vanno dai 628 euro al mese per una stanza nel capoluogo lombardo ai 452 euro nel capoluogo. Bologna è in posizione mediana con 467 euro al mese. Fattori ritenuti insostenibili per gli studenti, ma per tanti motivi.

“Il mercato degli affitti a Milano è in crescita da giugno 2021 e la crescita non si è mai arrestata”, spiega a ilGiornale.it Andrea Polo, Direttore Comunicazione di Facile.it: “È una città che deve affrontare una serie di sfide. Olimpiadi Milano-Cortina e riparazioni. L’aumento dei servizi aumenta il prezzo degli immobili. ”. Ma in generale oggi l’accesso ai mutui è diventato più difficile a causa dell’aumento dei tassi di interesse dopo il CBA. «Questo ha influito sui tassi variabili e fissi e, con l’aumento dell’inflazione, le persone sono state spinte a rivolgersi all’affitto», aggiunge Polo, «se la domanda aumenta, ma allo stesso tempo l’offerta è chiara, i costi aumenteranno.

E Carlo Giordano, consigliere di Immobiliare.it, punta sugli affitti brevi: «La proliferazione dei B&B, soprattutto nei grandi centri, è un fenomeno che incide soprattutto sull’offerta e porta a una diminuzione degli alloggi disponibili. guardare”. Dopo l’epidemia, infatti, i turisti sono tornati” e – spiega Giordano – molti proprietari si sono ritirati dal tradizionale mercato degli affitti per collocare i loro immobili nel più conveniente mercato degli affitti turistici, il che crea un divario tra domanda e offerta”. ha fatto: “Negli ultimi anni contro il nero sono state efficaci misure come i buoni secchi. “Per i padroni di casa è più facile pagare un canone normale. per far incontrare domanda e offerta e aiuta a controllare gli affitti”.

D’altra parte, secondo quanto riporta il sito Idealista, i canoni sono aumentati del 3,1% a livello nazionale solo nell’ultimo mese e del 10,1% nell’ultimo anno, a una media di 12,5 euro al metro quadrato. «Sembra essere un problema dal lato dell’offerta: dal 2021 ad oggi in calo del 50% e questo si riflette sui prezzi. Il problema però non riguarda solo gli studenti, ma anche le case unifamiliari, i pensionati e i precari, e esisteva prima della pandemia, che ha accelerato un fenomeno sopito da anni”, spiega Vincenzo de Tommaso, il boss. Comunicazione e gestione Il dipartimento di ricerca di Idealista ha avvertito: “Tutti i tentativi di controllare i prezzi delle case all’estero sono falliti. Le agevolazioni fiscali per i proprietari di terreni sfitti dovrebbero essere considerate insieme a un sistema di protezione contro il pignoramento e il fallimento”.

Il presidente della Confedilizia Giorgio Spaziani Testa ci ricorda che “per gli immobili vuoti si paga l’Udb e in alcuni casi l’Irpef, e quindi il problema non è il fisco”. È chiaro che la soluzione del problema non può ricadere sui piccoli proprietari di case e appartamenti. Dovrebbero esserci alternative come studenti o edifici pubblici o pubblico-privati”, conclude il presidente di Confidiligia.

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