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Negli ultimi 10 anni le esportazioni di marzo sono aumentate, ma sono al di sotto della media nazionale pur misurando un buon indicatore verso il commercio estero. Ciò è dovuto alle scarse opportunità di investimento delle piccole e medie imprese, che costituiscono la maggior parte della struttura economica della regione Marche. Sono i risultati dello studio “Marche e mercati internazionali – attualità e prospettive” realizzato da Marzia Moccia, data analyst dell’ufficio ricerche StudiaBo, e illustrato ieri pomeriggio durante la presentazione della mostra all’Hotel Seaport di Ancona. Premio Export Italia 2022 organizzato da UniExport Manager.
“La sfida della globalizzazione è fare rete”, ha affermato Giorgio Guidi, amministratore delegato di The Hive, e il nostro obiettivo oggi è quello di scambiare esperienze tra manager, imprenditori, esperti, banche e imparare dagli innumerevoli esempi di virtù che abbiamo in questo settore. Marciamo ed evitiamo errori nell’approccio all’internazionalizzazione delle nostre aziende. All’incontro organizzato da The Hive Business Accelerator e Sida Group e BPER Banca ha partecipato anche Andrea Antonini, Regional Advisor per le Attività Produttive. “Come regione”, ha affermato, “abbiamo il dovere di implementare tutti gli strumenti disponibili per sostenere le PMI”. Nonostante tutte le difficoltà, le aziende hanno saputo rivelare il carattere speciale del territorio marchigiano, che è ancora forte ed è riuscito a ripartire nonostante le difficoltà.
In termini di export, Ancona è la prima provincia per valore commerciale, Pesaro e Ascoli sono le province che sono riuscite a crescere di più e l’unica provincia con segno negativo. Uno scenario internazionale incerto e l’aumento dei prezzi delle materie prime non aiutano certo. Ad esempio, il business delle calzature di Fermoda sta registrando una crescita nel mercato cinese, ma ha registrato un calo significativo in Russia dalle prime sanzioni dal 2014. Morale: negli ultimi 10 anni in questo settore si è registrato un calo del 21%.
Anche se non ai livelli di 10 anni fa, la gamma delle famiglie fabrianesi sta lentamente migliorando grazie alla ripresa della domanda registrata nell’era post-Covid. Il periodo ha invece premiato l’azienda farmaceutica ascolana con un valore di circa 2 miliardi di euro. La chimica è attualmente il primo prodotto di esportazione, davanti alla lavorazione dei metalli e al Sistema Casa.
L’appuntamento di Ancona è stato reso ancora più interessante dalle storie di successo del titolare di Somasis, Giovanni Tridenti di Castelfidardo, che con i suoi disegni tipografici ha conquistato la Cina e gli USA, Marco Rocheggiani dell’omonima località di Camerano, con esportazioni europee e industriali. Corrado Baldazzi, Direttore Commerciale di Wider Yachts, leader nella nautica di lusso, è ben noto agli armatori fuori dall’UE e in tutto il mondo in pochissimo tempo.
“Trovare storie di successo originali e portarle a imprenditori che non hanno ancora iniziato ad internazionalizzarsi: questo è il nostro obiettivo”, ha spiegato Massimo Cugusi, presidente del Premio Export Italia. Vogliamo dare loro dei modelli virtuosi a cui ispirarsi, perché piccolo è bello, ma insieme è meglio: è un binomio che aiuta davvero a superare queste sfide.
Per partecipare al Premio Export Italia 2022 è possibile candidarsi in autonomia o informare del fatto attraverso il sito. www.premioexportitalia.it.
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