Giovedì scorso, due persone sono balzate agli onori della cronaca per aver incollato le mani a una statua dei Musei Vaticani di Roma – la statua di Laocoonte e i suoi figli – e aver srotolato uno striscione con la scritta “No al gas, no al carbone”.

Questa è stata solo l’ultima di una serie di manifestazioni organizzate dal gruppo ambientalista Ultima Generazione, che da più di due mesi è regolarmente sui giornali, di solito dopo essersi incollato a una delle famose opere d’arte italiane.

A luglio, gli attivisti dello stesso gruppo hanno incollato le mani al vetro che protegge la Primavera di Botticelli alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

Il gruppo ha iniziato a protestare inscenando dei sit-in sull’autostrada A90 di Roma (comunemente nota come “autostrada del sole”).Grande Raccordo Anulare) all’inizio di giugno, ma da allora è passato a colpire musei e gallerie pubbliche, anche se in questo caso il significato è meno evidente.

A seguito dell’ultima protesta, molti si sono chiesti quale fosse esattamente il legame tra la causa ambientalista e le famose opere d’arte coinvolte.

Ultima Generazione è nata nel 2021 come “campagna di disobbedienza civile nonviolenta” volta a unire gli attivisti italiani preoccupati per il cambiamento climatico e il futuro del pianeta.

Il nome Ultima Generazione deriva dalla convinzione dei suoi membri che l’attuale generazione di cittadini del mondo sia l’ultima con una reale possibilità di cambiare lo status quo prima che il danno ecologico inflitto al nostro pianeta diventi irreparabile.

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Secondo il sito web del gruppo, le richieste principali sono due. In primo luogo, chiedono di sospendere immediatamente la riapertura delle vecchie centrali a carbone e di cancellare tutte le operazioni di fracking programmate.

In secondo luogo, chiedono un aumento dell’uso dell’energia solare ed eolica pari ad almeno 20 gigawatt.

Dopo la protesta degli Uffizi, il gruppo ha pubblicato una nota in cui spiega le ragioni della sua associazione con il mondo dell’arte.

Hanno detto che “il Paese dovrebbe occuparsi della protezione e del benessere del pianeta”. […] nello stesso modo in cui difende il suo patrimonio artistico”.

Oltre a questo collegamento, gli attivisti di Ultima Generazione sono noti per aver tracciato paralleli specifici tra le opere d’arte popolari e l’attuale clima socio-politico.

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Per esempio, la statua di Laocoonte e dei suoi figli è stata presa di mira all’inizio di questa settimana perché, spiega il gruppo, proprio come Laocoonte, gli scienziati e gli attivisti che cercano di mettere in guardia il pubblico sulle “conseguenze delle azioni di oggi” non vengono ascoltati o, peggio ancora, “vengono messi a tacere dai politici”.

Per contestualizzare, secondo la mitologia greca, Laocoonte era il sacerdote troiano che consigliò ai suoi concittadini di non far entrare in città il cavallo di legno, dono dei Greci. Il suo consiglio fu disatteso e Troia cadde in seguito per mano dei soldati greci nascosti nel cavallo.

Non è chiaro quando e dove si svolgerà la prossima manifestazione di Ultima Generazione, ma già a luglio il gruppo aveva dichiarato che avrebbe preso di mira i musei di Firenze, Venezia, Milano e Roma.