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Intervento alla Conferenza Stati Regioni per chiedere al Governo italiano di firmare il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari e invita Comuni e giovani parlamentari dell’Emilia-Romagna a sostenere la campagna “Italia, ripensaci” per ratificare il Trattato. . Questi appelli al Consiglio dell’Emilia-Romagna trovano riscontro in una risoluzione presentata oggi dal Gruppo Verde Europeo dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna.

Il testo si ispira alla campagna “Italia, Ripensaci” promossa da Rete Italiana per il Disarmo e Senzaatomica. 50 approvazioni da molti paesi del mondo. Il trattato è legalmente vincolante per gli Stati firmatari e vieta lo sviluppo, i test, la produzione, la produzione, il trasferimento, lo stoccaggio, lo stoccaggio, l’uso o la minaccia di uso di armi nucleari, inclusa l’autorizzazione allo sviluppo di testate sul loro territorio.

“Dopo l’invasione della Russia, la guerra in Ucraina ha portato a un aumento delle spese militari e l’incubo nucleare che pensavamo di aver definitivamente rimosso dopo le minacce di Putin è tornato sui giornali”, afferma Silvia Zamboni, leader del gruppo Green Europe. Vicepresidente dell’Assemblea dell’Emilia-Romagna – In questa situazione allarmante devono tornare le voci della nonviolenza e del pacifismo, l’identità dei Verdi ed elementi importanti della storia. Con la mia risoluzione, l’Europa ha ripreso la sua campagna di sostegno a Verde. Dividendo per la Pace in Emilia-Romagna”.

“La risoluzione approvata dall’Assemblea Legislativa a giugno chiede al Comitato Esecutivo di contribuire in tutte le sedi pertinenti per promuovere e sostenere l’iniziativa di cinquanta scienziati e premi Nobel per ridurre le spese militari del 2% per i governi mondiali. Lascia che il denaro raccolto nel fondo essere utilizzato contro la povertà, le epidemie e le emergenze climatiche. Ora dobbiamo fare un ulteriore passo avanti come assemblea esecutiva e legislativa e chiedere la ratifica del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Dobbiamo impegnarci tutti. Porre fine all’escalation armata e stabilire la pace in centrodestra. Una sfida per la Regione Emilia-Romagna, che può lanciare un segnale forte al nuovo governo”.

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