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Pescara – Scostamento dalla resa massima di uva per ettaro, uno dei problemi di Sia ChietiPescarese L’assessore Luigi D’Eramo e il suo vice rappresentante Alberto Bagnai durante la visita della Cia, appena conclusasi alla Fiera Agricola di Lanciano.

Dopo diversi solleciti, la Regione, che aveva chiesto di non applicare l’esenzione, ha cambiato rotta, chiedendo al Ministero delle Politiche Agricole di dare attuazione al decreto.

Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, estende eccezionalmente le superfici vitate dove si può produrre uva da un ettaro a 400 centimetri. Zona vigneto Abruzzo Sono compresi anche i vini normali, non DOP o IGP, che negli ultimi anni hanno visto aumentare la produzione.

“Come la Cia, ne abbiamo discusso più volte con le istituzioni – il presidente della Cia Domenico Bomba ha accolto la volontà dei produttori di vino e ha chiesto loro di utilizzarlo per la campagna della vendemmia 2023. La resa massima di uva per ettaro è più di 30 tonnellate Il massimo possibile per i nostri viticoltori che possono permettersi i costi di produzione che stanno diventando sempre più difficili per le nostre aziende fino ad ora Occorrono misure concrete per rispondere rapidamente.

“Questa legge è un passo importante per il settore vitivinicolo, che ci permette di tutelare i prodotti di qualità della nostra filiera”, afferma Nicola Cicchetti, presidente di Sia Abruzzo. Competiamo con altre regioni. Siamo fiduciosi che il ministero accoglierà le nostre richieste e quelle della regione per tutelare gli operatori di tutto il settore”.

La situazione è complicata per il Montepulciano d’Abruzzo, l’atteggiamento della crisi è già richiesto a prezzi remunerativi secondo il valore di mercato del 40%.

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