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L’AQUILA – “Oggi è arrivato al Senato il disegno di legge approvato all’indomani della sciagura di Cutro: al 16 aprile il numero dei morti è stato confermato a 94, tra cui 34 minorenni e un numero imprecisato di dispersi. Invece di creare nuovi strumenti per combattere la tratta di esseri umani, come ipocritamente sostiene il governo, la sentenza presume di peggiorare la situazione legale degli stranieri che arrivano in Italia. Da tempo si trova nel territorio nazionale. Lo ha detto il portavoce del Rc, Marco Alagio l’Aquila.
“In particolare, siamo coloro che non hanno diritto all’asilo politico o alla protezione sussidiaria, che sono a rischio di persecuzione nei loro paesi per religione, genere, orientamento sessuale, che sono vittime di tratta di esseri umani o che hanno legami familiari. O l’integrazione percorsi, che studiano o che lavorano in Italia.Seppur con nomi diversi, Istituti simili esistono in 18 paesi europei, tra cui Francia, Germania e Spagna, e abolirli significherebbe tagliare i percorsi di integrazione virtuosa creando automaticamente un gran numero di persone che sono “anormali” nella nostra regione.
“Inoltre, il provvedimento preclude il diritto al ricorso dopo il rigetto di una domanda di asilo e mira a rafforzare la rete dei centri per il rimpatrio. Insomma, il decreto che diventa legge crea nuove difficoltà e crea ulteriori condizioni per l’emarginazione e la vulnerabilità degli immigrati spinti all’illegalità.
“È importante cambiare rotta e promuovere politiche di immigrazione e asilo eque ed efficaci”. A partire dall’opposizione a queste regole, dalla tutela delle vite in mare attraverso il rifiuto degli ingressi legali, dei corridoi umanitari, delle garanzie di accesso al processo di asilo e accoglienza, delle politiche di esternalizzazione come l’accordo di Libia e i loro nefasti effetti. . Chiediamo al Parlamento di respingere questo provvedimento e chiediamo al Governo di revocare le misure attuate e annunciate.
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