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Un tappeto reale. 17 tappeti conservati nei magazzini sono stati aperti in collaborazione con il Centro La Venaria Real per valutarne lo stato di conservazione e programmare i lavori di restauro. Una delle opere di maggior pregio commissionate da Luigi XIV per il Louvre nel 1668 è già esposta.

Tappeto del Palazzo Reale: Ce n’è uno di Luigi XIV

Nella famiglia reale Napoli Grazie alla convenzione con il centro di conservazione e restauro “La Venaria Real” sono stati documentati gli oggetti conservati nelle stanze dello storico appartamento. Recentemente sono stati aperti 17 tappeti conservati in magazzini per valutarne lo stato di conservazione, eventuali interventi di restauro da effettuare e la possibilità di trasferirli nelle stanze degli appartamenti reali.

Tra questi, il primo di 93 tappeti prodotti dalla Manifattura Savonnerie tra il 1668 e il 1688 e commissionati da Luigi XIV per la Grande Galleria del Louvre, basati sul cartone Le quattro parti del mondo di Charles Le Brun.

Negli anni Ottanta del Settecento questo tappeto fu utilizzato da Luigi XVI nella sala da pranzo del Castello di Fontainebleau, e nel 1812 fu portato a Roma nel Palazzo del Quirinale, scelto da Napoleone come sua dimora. Poco dopo il 1814 Gioacchino Murat Lo portò insieme ad altre opere e oggetti al Palazzo Reale di Napoli.

Fino a questa settimana, e in attesa del suo restauro, è esposto nella sala delle guardie del corpo, off limits per i turisti che lo ammirano dalle stanze adiacenti.

Venaria Real in associazione con la Reggia

Il più grande progetto commissionato al Centro Venaria presenta una presentazione conservativa di reperti, dipinti, mobili, oggetti raccolti in un appartamento storico e letti.

Una volta note le condizioni degli oggetti, i lavori di restauro saranno valutati e aggiudicati tramite gara aperta all’inizio del prossimo anno. Teatro, Sala del Trono, Galleria degli Ambasciatori e Sala d’Ercole.

“Il restauro e la ristrutturazione dello storico appartamento è uno degli interventi fondamentali del piano strategico “Grandi Progetti per i Beni Culturali”, in cui il Ministero dei Beni Culturali ha concesso al Palazzo Reale di Napoli un finanziamento di 23 milioni di euro. Afferma il Direttore Mario Epifani – siamo il più fedeli possibile al disegno registrato nel palazzo quando la famiglia reale visse in questo periodo “Layout Abbiamo deciso di concentrarci sulle quattro sale principali del percorso con l’obiettivo di restituire il I visitatori possono ben apprezzare la preziosità degli arredi e dei manufatti conservati nell’appartamento e rivivere l’imponenza del palazzo.

Il suo scopo è quello di ricostruire il percorso linguistico fissando l’anno 1907, quando fu fatto l’ultimo censimento del palazzo come residenza reale.

Pertanto, il Centro di Venaria lavorerà con un team altamente specializzato in tutti i settori (tessile, metalli, mobili in legno, ecc.) e completerà i lavori a gennaio in collaborazione con Francesca di Martino di Palazzo Reale, Ugo Restaura Varreale. e la storica dell’arte Alessandra Cosmi.

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